Green Carpet di Sanremo, un modo per promuovere le rinnovabili, la transizione energetica e per unire la cultura popolare del Festival con temi di rilevanza globale
Dal red carpet al green carpet, i tempi cambiano e anche il Festival di Sanremo si adegua.
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Dal 2019 la passerella che conduce gli artisti all’Ariston è diventata verde. Inizialmente realizzata in erba sintetica e vera, con l’obiettivo di puntare i riflettori sulle questioni strettamente legate all’ambiente, in questa ultima edizione si presenta totalmente grigia ma ricca di innovazioni tecnologiche e interattive.
Con il passare degli anni il Green Carpet di Sanremo è diventato un vero e proprio evento collaterale del Festival che si tiene solitamente prima della serata di apertura del festival.
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Si tratta di una passerella dove artisti, cantanti, ospiti e personaggi del mondo dello spettacolo sfilano indossando abiti eleganti, a volte con un occhio alla sostenibilità e all’ecologia, proprio perché il Green Carpet intende essere un’eco-versione del più tradizionale red carpet.
A differenza del red carpet classico, il Green Carpet di Sanremo intende dunque assumere un significato più simbolico, promuovendo la consapevolezza ecologica, e incoraggiando la moda sostenibile e l’adozione di pratiche più responsabili nella vita di tutti i giorni. Gli ospiti, oltre a sfoggiare il loro look, sono invitati a riflettere su temi ambientali e sostenibili, in linea con l’attenzione crescente a questi argomenti.
L’iniziativa è nata per allargare il messaggio del Festival di Sanremo anche a questioni sociali e ambientali ed è diventata un appuntamento annuale di grande interesse sia per i fan del festival che per i media.
Il tappeto posto all’ingresso del Teatro Ariston, realizzato principalmente per promuovere le energie rinnovabili e le tematiche legate all’ambiente, come la transizione energetica e l’innovazione green, rappresenta un modo per unire la cultura popolare del Festival con temi di rilevanza globale.
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Per questa 75° edizione del festival la passerella è stata ripensata e presenta quindi una nuova configurazione, non solo in termini di design attraverso una modalità interattiva atta a coinvolgere in prima persona anche il pubblico facendolo diventare parte integrante e partecipe dello show.
“Dal 10 al 16 febbraio, il Green Garpet conduce i cantanti in gara fino all’ingresso del Teatro Ariston con un design di grande impatto scenografico. Una serie di archi luminosi invita pubblico e artisti a interagire con la loro voce per creare giochi di luci e suoni, rappresentando energie diverse che si uniscono e si completano. […] Nel frattempo, al Pian di Nave un’altra installazione interattiva invita le persone a partecipare a un’energia corale: da energie diverse, un’energia unica” affermano gli ideatori che promettono che l’installazione durerà fin dopo il festival.
