L’Istituto Superiore di Sanità suggerisce dieci regole per attivarsi contro l’inquinamento in casa, evitando problematiche di salute
Secondo le statistiche, circa il 90% del tempo della vita di gran parte delle persone si svolge in ambienti chiusi, ma la qualità dell’aria indoor non sempre è adeguata, con potenziali effetti negativi sull’organismo.
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Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’inquinamento atmosferico indoor può provocare problemi di salute a breve e a lungo termine, specialmente per chi soffre di patologie come ipertensione, asma, allergie, malattie cardiovascolari e respiratorie. A essere coinvolti sono anche il sistema immunitario e neurologico.
Gli inquinanti principali
Tra i principali inquinanti indoor si trovano i composti organici volatili (COV), particelle sospese (PM10, PM2.5), idrocarburi policiclici aromatici (IPA), fibre di amianto e microplastiche.
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La scarsa manutenzione degli impianti di riscaldamento può inoltre produrre emissioni di monossido di carbonio e ossidi di azoto, peggiorando ulteriormente la qualità dell’aria.
Le dieci regole per proteggersi dall’inquinamento in casa
Al fine di proteggere la salute della popolazione, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un decalogo per proteggersi dall’inquinamento indoor, ricordando l’importanza di migliorare la qualità dell’aria negli spazi chiusi.
I dieci suggerimenti sono stati resi noti in occasione della Giornata mondiale dell’Habitat, svoltasi lo scorso 7 Ottobre. Ecco le regole.
- Cambiare frequentemente l’aria in casa aprendo le finestre. Preferibilmente quelle più distanti dalle strade più trafficate. Tenere aperte le finestre mentre si cucina, si pulisce, si lava, si stira e si compiono attività analoghe. Quando si cucina utilizzare anche la cappa. Ricordare che in assenza di un frequente ricambio di aria gli inquinanti si accumulano in casa, comportando possibili rischi per la salute nostra e per quella dei bambini.
- Ricordare che il pulito non ha odore. Non eccedere con l’uso di prodotti per la pulizia come detergenti e detersivi. È preferibile inoltre non utilizzare deodoranti e diffusori di profumi, incensi e candele profumate.
- Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca, con sostanze acide come gli anticalcari. Prima di utilizzare i prodotti è necessario leggere le etichette. Occorre anche rispettare i consigli e le indicazioni presenti sulle confezioni, impiegare le quantità di prodotto raccomandate dai produttori e utilizzare i tappi dosatori per non eccedere con le quantità.
- Non fumare in casa né sigarette classiche né e-cig. Gli inquinanti chimici rilasciati dal fumo costituiscono un rischio per la salute, soprattutto dei bambini. Queste sostanze rimangono su pareti, arredi, tende e tappezzerie per lunghi periodi.
- Far prendere aria gli abiti ritirati dalla lavanderia prima di riporli negli armadi.
- In presenza di mobili nuovi, cambiare l’aria con più frequenza.
- Limitare e non abusare di insetticidi, leggere attentamente le etichette e le avvertenze, e non soggiornare negli ambienti dopo l’utilizzo.
- Le piante non aiutano a ridurre l’inquinamento in casa.
- In caso di ristrutturazione o anche di semplice imbiancatura di pareti, prediligere prodotti con livelli emissivi più bassi per gli inquinanti chimici e, in ogni caso, dopo la ristrutturazione arieggiare il più possibile.
- Se si hanno animali domestici, rimuovere gli allergeni contenuti nelle polveri sui mobili, gli abiti e la biancheria. Passare regolarmente aspirapolvere e straccio umido sulle superfici. Cambiare con maggiore frequenza l’aria negli ambienti.
