Edifici come risorse da valorizzare e rigenerare in ottica green. Il Rapporto Annuale 2024 dell’Agenzia del Demanio racconta i passi avanti compiuti nel corso del 2023 nella gestione e riqualificazione degli immobili dello Stato.
Torri, ville, case cantoniere, abitazioni, aree dismesse, fari. In ottica di risorse da valorizzare e rigenerare, il territorio italiano offre un patrimonio immenso. Farlo in modo sostenibile e attento è allo stesso tempo un’opportunità e una responsabilità. Il Rapporto Annuale 2024 dell’Agenzia del Demanio “L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato” racconta appunto i passi avanti compiuti nel corso del 2023- in termini di attività e risultati raggiunti- nell’ambito della gestione e riqualificazione degli immobili dello Stato. Operazioni capaci di influire positivamente sui territori -troppo spesso vittime di un consumo sfrenato di suolo- creando valore economico, sociale, culturale e ambientale. Meglio ancora, se in collaborazione con le istituzioni centrali, del territorio o investitori privati.
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Alcuni numeri
L’Agenzia del Demanio è un ente pubblico economico che gestisce e valorizza 44 mila immobili, per un valore di 62,8 miliardi di euro. Nel 2023 ha avviato interventi per un miliardo di euro, tra risorse proprie e di altre amministrazioni. Ha, inoltre, conseguito 70 milioni di risparmi in locazioni passive.
Più in dettaglio, il rapporto registra che a gennaio 2024, rispetto a giugno del 2021, il numero degli interventi è aumentato del 47% (passando da 384 a 566), mentre il valore degli investimenti è cresciuto del 153% (da 1,4 a 3,5 miliardi di euro).
Entro il 2026 sono previsti investimenti per 4,7 miliardi e risparmi per 147 milioni l’anno a partire dal 2027.
Innovazioni e iniziative
Il report riporta i risultati di un anno di attività. Inoltre, fa il punto sullo stato di avanzamento degli interventi previsti nel Piano Strategico Industriale 2022-2026 e individua le strategie per migliorare la gestione e le azioni di valorizzazione.
In particolare, descrive le innovazioni introdotte e le sfide affrontate per rendere più efficiente e sostenibile la valorizzazione dei beni.
I Piani Città degli immobili pubblici, la collaborazione con gli enti territoriali e i partenariati pubblico-privati sono tra le iniziative più significative.
Obiettivo comune fra loro, la rigenerazione delle città. Il primo passo è, dunque, individuare nuove destinazioni per immobili in disuso e aree dismesse; quello finale, restituire immobili riqualificati ai cittadini, o edifici rifunzionalizzati ed efficienti alle pubbliche amministrazioni. Generando, al contempo, risparmi per lo Stato.
Agenzia del Demanio, convegno e presentazione del report
Il report è stato presentato lo scorso 9 luglio a Roma, in occasione del convegno “L’Italia e i suoi beni – Creare valore, riqualificare gli immobili dello Stato, rigenerare i territori – Presentazione Rapporto annuale 2024″ dell’Agenzia del Demanio.
“L’utenza e la collettività sono al centro della nostra azione. Investiamo nella riqualificazione degli immobili poco o male utilizzati per soddisfare i fabbisogni delle Pubbliche Amministrazioni, abbattere la spesa pubblica di locazioni passive” ha spiegato Alessandra dal Verme, Direttore dell’Agenzia del Demanio durante il convegno. “Pianifichiamo gli interventi in sinergia con le Istituzioni dei Territori alla luce delle loro peculiarità, per aprire gli immobili pubblici al cittadino, fornire nuovi servizi e rispondere alle esigenze abitative di famiglie, giovani e anziani”.
Il ruolo chiave della sostenibilità
Per ottimizzare il ciclo di vita degli immobili e massimizzare i vantaggi per la collettività, l’Agenzia si impegna a misurare a priori, in itinere e a posteriori gli impatti economici, sociali e ambientali delle sue azioni. A questo scopo, ha individuato un set di 49 indicatori di sostenibilità (ESG) rendendoli obbligatori per tutti gli interventi edilizi.
In tema di cambiamento climatico, in particolare, ha sviluppato un insieme di indici di vulnerabilità, da inserire nei documenti di gara per incrementare l’efficienza e aumentare la resilienza degli immobili.
“Siamo impegnati a rendere le nostre attività sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale”, ha sottolineato il Direttore dal Verme. “Dopo avere presentato volontariamente la prima rendicontazione non finanziaria, stiamo lavorando al Piano di Sostenibilità. Tutti i nostri sforzi sono orientati a contribuire ai programmi nazionali ed europei in tema di efficientamento energetico, contrasto alla crisi climatica e ad accelerare la transizione ecologica e digitale”.
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Propositi che tutti gli stakeholder sono chiamati a condividere. “Invitiamo gli investitori legati ai territori, ma anche player nazionali e internazionali, a condividere una nuova visione, dove lo scopo sociale, ambientale e culturale assume un valore per l’investimento”, ha aggiunto. “Stiamo sviluppando partenariati di innovazione sociale e culturale, strumenti finanziari e concessori per creare valore e sviluppo attraverso il patrimonio immobiliare pubblico. Per questo dobbiamo costruire una rete di consenso sui progetti dando certezza alle potenzialità di sviluppo e alla profittabilità economica e sociale”.
[Foto di Olesia Libra su Unsplash]
