Il Solstizio d’estate 2024 cadrà il 20 giugno e segnerà il passaggio astronomico dalla primavera alla stagione più calda dell’anno
Il 20 giugno alle 22.51 ora italiana si verificherà il Solstizio d’estate 2024. Un evento che, sotto il profilo astronomico, indica l’inizio ufficiale dell’estate, oltre a essere il giorno più lungo dell’anno.
Cosa si intende per “Solstizio d’estate”
Il Solstizio d’estate è un evento che si verifica ogni anno quando l’inclinazione dell’asse terrestre verso il Sole è massima. La data esatta varia leggermente di anno in anno, a causa del moto irregolare della Terra attorno al Sole.
Nell’Emisfero boreale, definito anche Emisfero Nord o Emisfero settentrionale, il fenomeno ha luogo tra il 20 e il 22 giugno. Nell’Emisfero australe, detto anche Emisfero Sud o Emisfero meridionale, avviene tra il 21 e il 23 dicembre.
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Questo evento astronomico coincide con il momento in cui i raggi solari incidono con maggior forza sulla Terra, dando vita alla giornata più lunga dell’anno.
Il Solstizio d’estate 2024 tra cultura e storia
Il Solstizio d’estate rivestiva un’importanza cruciale in molte civiltà antiche. È stato celebrato per secoli da varie culture come un momento di abbondanza, di crescita spirituale, di profonda connessione con la natura. Per i Druidi celtici era il momento dell’Alban Hefin, festa che segnava il trionfo della luce sulle tenebre.
L’eredità storico-culturale si è mantenuta fino ai giorni nostri. Tutt’oggi, ogni anno, nei Paesi del Nord Europa, in particolare in Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania, si festeggia la Midsommar, conosciuta anche come Festa di mezza estate. La ricorrenza si celebra nel week-end più vicino al Solstizio d’estate, generalmente tra il 20 e il 26 giugno. La Midsommar è un’occasione per conoscere da vicino tradizioni come la danza intorno al palo del Maggio, il tiro alla fune, l’allestimento di falò per onorare la fertilità e la luce solare.
Chi ha la fortuna di trovarsi a Londra nella terza settimana di Giugno, ha l’opportunità di assistere alla celebrazione che si tiene nella vicina Stonehenge. Ogni anno, nel giorno del Solstizio d’estate, migliaia di visitatori si riuniscono in prossimità del monumento megalitico per assistere al sorgere delle prime luci, godendo di un’atmosfera di grande misticismo.
I Solstizi esistono solo per la Terra?
La Terra non è l’unico pianeta con Solstizi ed Equinozi. Questi fenomeni astronomici si verificano anche su altri pianeti del Sistema Solare, come Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno, che presentano un asse di rotazione inclinato rispetto al piano orbitale.
L’inclinazione dell’asse è ciò che permette ai raggi del Sole di colpire diverse zone del pianeta con angolazioni differenti nel corso dell’anno, causando la variazione della durata del giorno e della notte e, di conseguenza, delle stagioni.
Va tuttavia chiarito che le stagioni degli altri pianeti non equivalgono a quelle terrestri dal punto di vista climatico, per molteplici fattori. Innanzitutto, come conseguenza dell’inclinazione dell’asse dei Pianeti, che è variabile. Ad esempio, Venere ha un’inclinazione di solo 3 gradi, mentre Urano ha un’inclinazione estrema di ben 98 gradi. Questo porta a stagioni decisamente diverse in termini di durata e di intensità.
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Un fattore ulteriore si trova nella composizione e nella densità dell’atmosfera dei pianeti che possono influenzare la distribuzione del calore ricevuto dal Sole e quindi le temperature stagionali.
Alcuni pianeti, inoltre, presentano orbite meno circolari rispetto a quella della Terra. La distanza rispetto al Sole perciò varia, incidendo sulle temperature stagionali.
