Arrietty – Una piccola grande lezione di riciclo e convivenza

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Arrietty – Una piccola grande lezione di riciclo e convivenza ultima modifica: 2023-07-23T07:30:50+02:00 da Emanuel Trotto
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Una lezione di amicizia e di parsimonia. Questo è Arrietty il film d’animazione scritto da Hayao Miyazaki, ispirato ai libri di Mary Norton

Il fatto

Periferia di Tokyo, giorni nostri. Il giovane Shō è malato e ha bisogno di assoluto riposo in campagna prima di un importante intervento chirurgico. Nella casa di famiglia ha modo di conoscere Arrietty, una sua coetanea. Però lei è alta solo pochi centimetri…

Arrietty di Hiromasa Yonebayashi
Arrietty di Hiromasa Yonebayashi, il poster.

Il commento

È mai capitato, quando eravamo piccoli, che sparisse qualcosa? Magari si trattava di un oggetto piccolo come una matita troppo consumata o una moneta. Le sentivamo cadere e poi, quando guardavamo là, dove abbiamo sentito cadere, non trovavamo più niente. Oppure non trovavamo qualcosa quando eravamo sicuri d’averlo lasciato lì, dove ora non c’è più? Quando ce ne lamentavamo con i nostri genitori loro rispondevano in modo canzonatorio: «Beh, saranno stati i folletti!». Ovviamente questo ci faceva arrabbiare ancora di più. La nostra prerogativa non era più recuperare quell’oggetto: era appostarsi e cogliere questi piccoli ladri con le mani nel sacco. E spaventarli abbastanza da lasciare in pace noi e le nostre cose. Di certo, statisticamente, è capitato un po’ a tutti.

Di certo la fantasia di Mary Norton (1903 – 1992) fu stimolata da questa prospettiva. Che sotto le assi, tra le intercapedini della propria abitazione, abitassero dei folletti che rubacchiavano per poter sopravvivere, senza malizia. La casa perfettamente in stile georgiano in cui ha vissuto nella sua infanzia e giovinezza nel Bedfordshire doveva per forza avere qualche piccolo segreto. Questo segreto sarebbero diventati gli “Sgriffagnoli (Borrowers in inglese), protagonisti di una saga letteraria di cinque romanzi, pubblicati fra il 1952 e il 1975. Di origine inglese, Mary si trasferì negli Stati Uniti con la sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale.

La saga degli Sgriffagnoli è nata naturalmente come una conseguenza delle privazioni che la guerra può significare: arrangiarsi con poco, fare in modo che sia sufficiente quel poco per il maggior tempo possibile. In caso di necessità, urge compiere delle vere e proprie missioni per recuperare quello che serve. Riutilizzare quello che viene considerato superfluo e che non teniamo in conto. Nel periodo della guerra la fuga nella fantasia come strumento per raccontare l’attualità la portò a scrivere, fra il 1945 e il 1947, due libri che diventeranno nel 1971 la base per un celebre film: Il magico pomo d’ottone, ovvero come diventare una strega in dieci facili lezioni, Falò e manici di scopa. Il film è, ovviamente, Pomi d’ottone e manici di scopa(In Bedknobs and Broomsticks) di Robert Stevenson con Angela Lansbury.

Arrietty
La piccola Arrietty nella sua casa fatta con oggetti recuperati in giro.

Anche gli Sgriffagnoli hanno influenzato la televisione e il cinema. Nel 1992 la BBC2 (il secondo canale britannico) ha trasmesso una serie televisiva di sedici episodi Il piccolo popolo dei Griffagnoli con protagonista Ian Holm (Bilbo Baggins nella trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson). Da questa serie sono stati tratti due film televisivi nel 1993 e nel 2011. Nel 1997 è stato tratto il film per il cinema I rubacchiotti di Peter Hewitt. Si tratta della prima trasposizione cinematografica di questi personaggi.

Nausicaä della Valle del vento, per un cinema del Rispetto

La seconda trasposizione dei personaggi della Norton è Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento, film del 2010 diretto da Hiromasa Yonebayashi e prodotto dallo Studio Ghibli di Hayao Miyazaki. Questi ha anche scritto la sceneggiatura a partire dal primo romanzo della Norton, ossia Sotto il pavimento. Non solo, è pieno di suggestioni che rimandano all’infanzia di Miyazaki e alla sua poetica: ossia l’isolamento dovuto alla malattia (nel suo caso della madre) e una storia di formazione in cui il fantastico è lo strumento. Il film è l’esordio di Yonebayashi, che aveva lavorato come animatore a numerosi lavori del Maestro fra cui Principessa Mononoke (1997) e La città incantata (2001).

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Qui gli Sgriffagnoli vengono chiamati Prendinprestito e sono un popolo via d’estinzione. Siamo nel Giappone dei giorni nostri alla periferia ovest di Tokyo. In una grande villa in campagna, immersa nel verde, vive Arrietty assieme ai suoi genitori. Loro sono, probabilmente gli ultimi della loro specie. Tutti gli altri Prendinprestito si sono allontanati o se ne sono perse le tracce per colpa degli umani che li hanno perseguitati e eliminati. Quindi Homily e Pod, i genitori di Arrietty, sono timorosi riguardo alla figlia. Arrietty, nonostante sia alta poco più di dieci centimetri, è una quattordicenne. Ossia quell’età in cui tutto cambia e il mondo attorno a noi si ribalta completamente. Il guscio sicuro della famiglia diventa una gabbia, le regole incomprensibili, il desiderio di poter fuggire e conoscere, impellente.

Shō e Arrietty
Il giovane Shō e Arrietty si confrontano

Nello stesso periodo, alla villa giunge Shō, un ragazzo “normale” della stessa età di Arrietty. La casa dove Arrietty vive è di proprietà della famiglia di Shō. Il ragazzo vi si reca perché ha bisogno di assoluto isolamento e riposo: ha un problema al cuore e nel giro di qualche giorno dovrà eseguire un importante intervento chirurgico. Nella pace e nel verde scopre per caso dell’esistenza dei Prendinprestito. Il fruscio di uno stelo d’erba o l’ombra dietro una foglia può tradire la loro presenza.

Arrietty è una storia di amicizia al di là di tutte le differenze. La protagonista deve imparare ad essere grande in un mondo incredibilmente piccolo e ostile, nel quale un prato è intricato come una giungla e persino un gatto può essere un pericolo temibile. Il pericolo più grande è, tuttavia, quello del pregiudizio. La prima volta che vede Shō, lei trema sia perché si trova faccia a faccia con una di quelle creature gigantesche e minacciose dei racconti dei suoi genitori, sia perché è un suo coetaneo e ha quel piccolo brivido lungo la schiena tipico di quando si cresce. La paura è la quello che muove le azioni dei suoi genitori, mentre per Arrietty è la scoperta, nonostante tutto. Anche se può essere pericoloso, non bisogna fuggire, ma affrontar il mondo anche perché può essere anche incredibilmente affascinante.

Scheda film di Arrietty

  • Titolo originale: Karigurashi no Arrietty
  • Regia: Hiromasa Yonebayashi
  • Sceneggiatura e soggetto: Hayao Miyazaki tratto liberamente dal romanzo Sotto il pavimento di Mary Norton
  • Interpreti (voci originali): Mirai Shida (Arrietty), Ryūnosuke Kamiki (Sho), Keiko Takeshita (Sadako), Kirin Kiki (Haru), Shinobu Ōtake (Homily), Tomokazu Miura (Pod), Tatsuya Fujiwara (Spiller)
  • Origine: Giappone, 2010
  • Durata: 94’
  • Temi: CINEMA, CONSUMO, RICICLO

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Nato a Biella nel 1989, si è laureato in Storia del Cinema presso il DAMS di Torino nel 2012, ha partecipato alla rassegna stampa per l’Università al 29, 30, 31mo Torino Film Festival e ha collaborato per il Festival CinemAmbiente 2014. Collabora per diversi blog di cinema e free culture (Il superstite) e associazioni artistiche (Metropolis). Ha diretto due cortometraggi: E Dio creò le mutande (2011), All’ombra delle foglie (2012).

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