Principale responsabile dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani, il settore dei trasporti rappresenta circa un quarto delle emissioni di gas serra prodotte in Europa.
Secondo un report redatto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) sui mezzi di trasporto più inquinanti, oggi quasi il 72% delle emissioni legate ai questo settore proviene dai veicoli a motore (di cui le sole automobili sono responsabili del 60%). Rispettivamente il 13.9% e il 13.4% dall’aviazione civile e dal trasporto marittimo, mentre solo l’1% da treni e altri mezzi di trasporto.

Le emissioni dovute ai trasporti hanno segnato un costante incremento dal 1990 fino alla prima metà degli anni ’10 del 2000, raggiungendo nel 2007 il record di 1 milione e centomila tonnellate di CO2 equivalente (unità di misura che permette di pesare insieme diversi gas serra, prendendo come riferimento l’anidride carbonica). Nei sei anni successivi la tendenza ha subito una lieve inversione, tanto che nel 2013 è stato registrato il valore più basso di emissioni dal 2000 al 2020, anno in cui è esplosa la pandemia da Covid-19.
Le proiezioni fornite dall’EEA mostrano come, con le attuali misure di contenimento, nel 2030 le emissioni di gas serra legate ai trasporti si assesteranno alla quota del 2007, con un aumento del 32% rispetto ai livelli registrati nel 1990, complicando la corsa alla neutralità climatica fissata dall’Unione entro il 2050.
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Secondo un’indagine statistica condotta dall’Eurobarometro, inoltre, solo un cittadino europeo su dieci dichiara di considerare l’impatto ambientale del mezzo scelto per viaggiare. Ma quali sono i trasporti che inquinano maggiormente?
La classifica dei mezzi di trasporto più inquinanti
Il primo posto della classifica dei mezzi di trasporto più inquinanti se lo aggiudica l’aereo. Nonostante i velivoli odierni presentino tecnologie all’avanguardia in termini di ecologia, peso e sicurezza, l’impatto ambientale esercitato dal settore aeronautico rappresenta una preoccupazione pubblica rilevante.
È anche il settore dei trasporti che ha registrato la crescita più rapida in termini di emissioni, in gran parte dovuta all’aumento vertiginoso del volume di passeggeri, che rispetto al 1990 è più che triplicato, segnando un incremento del 130% negli ultimi vent’anni.
Si immagini che se l’aviazione globale fosse un paese, sarebbe tra i primi dieci per emissioni di CO2: ogni passeggero, infatti, produce circa 285 grammi di CO2 per chilometro percorso.
Al secondo posto troviamo il ciclomotore (motorino), con 72 grammi di CO2 per chilometro percorso, seguito dal furgone e dai suoi 68 grammi di CO2. Giù dal podio la categoria dei SUV (55 grammi di CO2) e l’automobile (42 grammi di CO2). Sebbene i veicoli presi singolarmente producano meno emissioni di un aereo, va ricordato che nel suo insieme il trasporto su strada è quello che inquina di più.
Va da sé la necessità di nuove e più stringenti misure se si vuole che anche i trasporti contribuiscano agli obiettivi del Green Deal europeo. Sulle iniziative legate alla mobilità sostenibile attualmente al vaglio dell’Unione Europea ne abbiamo parlato in questo articolo.
Al fondo alla classifica dei mezzi di trasporto più inquinanti troviamo infine il treno (14 grammi di CO2). Responsabile di appena l’1% delle emissioni legate ai trasporti, il settore ferroviario offre l’opzione di mobilità a lunga percorrenza più sostenibile. Proprio per questo, l’UE sta cercando di incoraggiarne l’utilizzo favorendo campagne di sensibilizzazione su tutto il territorio europeo.

La maggior parte delle automobili in circolazione è ancora alimentata da un motore a diesel o a benzina, motivo per cui i veicoli personali sono ancora tra le principali cause di inquinamento atmosferico.
A nostro parere, per migliorare questa situazione si potrebbe incentivare l’uso di mezzi pubblici potenziando le corse presenti (alcuni paesi più piccoli sono ancora collegati poco e male alle città più grandi) oppure incentivare l’acquisto di mezzi di trasporto personali alimentati solo da corrente elettrica o quanto meno ibridi: si ridurrebbe sicuramente la produzione di polveri sottili.
Poi di seguito, ci si porra’ lo smaltimento di quelle enormi Batterie che spingono le Auto Elettriche….e non si finisce più
Invece che vederlo come un problema sta gia facendo gola ad alcune aziende che si occuperanno di smaltimento (95%) oppure di riutilizzo per grossi impianti, saranno addirittura indispensabili per la rete..https://www.vaielettrico.it/che-fine-fanno-le-batterie-riciclabili-al-90-e-la-circolarita-perfetta/#comments
intanto i nostri polmoni e il nostro sangue fanno da smaltimento all’aria avvelenata dove vive il 90% della popolazione…
velocità media delle città 35km/h .. mototi a pistoni accesi anche se milioni di auto sono ferme in colonna.. mentre la auto elettriche si spostano o restano ferme senza sprecare energia e senza emettere veleni.. quale volete?