Strange World, il nuovo Classico Disney è un mix che alterna avventura vecchio stile, integrazione gender ed ecologia
Il fatto
In Strange World Searcher, vive assieme alla sua famiglia, nella comunità di Avalonia circondata da grandi montagne. Quando questa viene minacciata, decide di partire per un viaggio che lo porterà verso un mondo sconosciuto ed incontaminato…

Il commento
L’esplorazione: l’ebbrezza della scoperta di posti nuovi ed inesplorati. La letteratura e il cinema hanno affrontato più volte questo argomento. Dai romanzi di Jules Verne a Rudyard Kipling, c’è una tradizione che è arrivata anche nel cinema contemporaneo con titoli come Civiltà perduta (2016) di James Gray.
L’esplorazione si contamina anche con la fantascienza da 2001 Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968), Interstellar (Christopher Nolan, 2014) o Ad Astra (James Gray, 2019). Gli spazi da colmare sono sia quelli rimasti bianchi sulla mappa, sia gli angoli più remoti del nostro sistema solare o del cosmo al di là di esso. All’esplorazione si lega, a doppia mandata, con il tema del viaggio sia fisico che interiore: scoprire e comprendere ciò che non si conosce o lo è in maniera superficiale. Per comprendere meglio se stessi e chi ci circonda, e viceversa. Se lo si può riassumere si potrebbe utilizzare questo adagio.
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Anche la Disney non si è mai tirata indietro a questo invito. L’esempio più recente è il 61° classico Disney, ossia Strange World – Un mondo misterioso di Don Hall e Qui Nguyen. Il film è uscito in sala il 23 novembre e disponibile su Disney+ a partire dal 23 dicembre. Si tratta di un vero e proprio mix fra l’avventura e la fantascienza d’epoca, in un autentico omaggio.

È la storia di una famiglia di esploratori vecchio stile, i Clade. Idolatrati dalla stampa, nelle loro spedizioni sfidano la Natura selvaggia per conoscere nuovi mondi. Il capofamiglia, Jaeger (in tedesco, “cacciatore”) ha sacrificato tutto in nome di quella che considera una missione. Ossia andare oltre i confini della loro vallata dove è stata costruita la città di Avalonia, sovrastata da immense montagne. Oltre di esse non si sa che cosa ci sia, nessuno è mai riuscito ad andarci oltre.

Perciò si scontrerà con suo figlio, Searcher (in inglese “cercatore”) il quale gli raccomanda la prudenza e di non proceder oltre. In una delle loro ultime esplorazioni questi ha infatti trovato una pianta, il Pando, i cui frutti emanano una energia apparentemente inesauribile.
Jaeger, sordo alle rimostranze del figlio e del resto della spedizione, decide di procedere la sua caccia da solo, risultando disperso fra le vette. Venticinque anni dopo Searchers è anche lui divenuto padre di Ethan e ha fatto fortuna con il Pando, oramai divenuto indispensabile per la vita di Avalonia.
Quando scopre che questa fonte di energia si sta gradualmente riducendo in quanto la pianta risulta essere malata, Searcher si rimetterà in viaggio. Risalendo le radici della pianta di Pando trova l’accesso per un mondo sotterraneo in cui vivono strane creature. Un mondo che risulta sostanzialmente incontaminato. Così facendo scopre che suo padre è sopravvissuto all’esplorazione ed ha vissuto in maniera selvaggia per tutto il tempo. Nella spedizione si intrufola pure Ethan. Tre generazioni si incontrano e decidono, assieme, di salvare il loro mondo.

Da una parte c’è l’avventura che porta a vivere situazioni rocambolesche ai Clade. Dall’altra c’è un complesso rapporto fra genitori e figli, fatto di conflitti irrisolti: Searcher deve fare i conti con l’ingombrante figura paterna, ai cui occhi è sempre risultato debole e impacciato; Ethan ha la stessa indole del nonno e vorrebbe seguirne le orme a dispetto di suo padre. Inoltre è un adolescente che deve anche affrontare i problemi legati alla sua età, come gestire i propri sentimenti con il suo coetaneo Diazo – Ethan è infatti il primo personaggio dichiaratamente omosessuale nel mondo Disney.
Di carne al fuoco il film ne ha tanta e risulta essere il titolo più ambizioso Disney nel raccontare tematiche di attualità. Non solo di identità sessuale ma, soprattutto, di ecologismo. Il Pando, infatti, non è una pianta immaginaria. La sceneggiatrice Qui Nguyen si è ispirata al Pando dello Utah, detto il “Gigante Tremante”. Si tratta, a tutti gli effetti, uno dei più grandi organismi viventi al mondo (assieme al fungo dell’Oregon).
È un bosco di pioppi tremuli americani geneticamente identici e tutti connessi fra di loro da un complesso sistema di radici sotterraneo. Esso si estende per 43 ettari di foresta ed è fra i più massicci esseri viventi con i suoi quasi sei milioni di chili. Attualmente è in pericolo in quanto la sua espansione si è notevolmente ridotta nel corso degli ultimi cinquant’anni. La causa è nella caccia dell’uomo ai predatori della zona, favorendo così il pascolo invasivo di erbivori sia selvatici che da allevamento.
È la sensibilità ambientale, il prenderci cura del nostro mondo il vero cuore della storia ed è il vero messaggio che trasmette Strange World. Don Hall non è nuovo a un racconto di questo tipo, lo aveva già fatto con Oceania (2016) e Big Hero 6 (2014). Il mondo è un qualcosa di sconosciuto, ma vivo. Pulsa, respira, si ammala, soffre e rischia di morire. Di fronte ad esso tutte le piccole dinamiche familiari sono inconsistenti.
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Scheda film di Strange World
- Titolo originale: Strange World.
- Regia e sceneggiatura: Don Hall & Qui Nguyen.
- Interpreti (voci originali): Jake Gyllenhaal (Searcher Clade), Dennis Quaid (Jaeger Clade), Jaboukie Young-White (Ethan Clade), Gabrielle Union (Meridian), Lucy Liu (Callisto Mal), Alan Tudyk (Duffle, Narratore, Legend, Splat, Conduttore radiofonico), Karan Soni (Caspian).
- Origine: USA, 2022
- Durata: 102’
- Temi: CINEMA, NATURA, ECOLOGIA
