Coltivazione e cura della camelia

Qualche consiglio per la coltivazione e la cura della camelia, il fiore della stima e della devozione

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Qualche consiglio per la coltivazione e la cura della camelia, il fiore della stima e della devozione ultima modifica: 2022-02-21T14:10:57+01:00 da Martina Strobietto
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Alcuni suggerimenti per coltivare e curare la camelia, il fiore primaverile dell’amore, della devozione e della stima.

La camelia è un arbusto ornamentale primaverile il cui fiore è simbolo di amore, devozione e stima nella cultura occidentale. Celebre nella letteratura con il libro “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas, presenta fiori con colori sgargianti e di varie tonalità, diverse a seconda della specie.

Questa pianta è originaria dell’Oriente, in particolare di Paesi come la Cina e il Giappone. Appartiene alla famiglia Theaceae e conta numerose specie sparse in tutto il mondo. Tra le più diffuse, si può citare la camelia japonica: questa pianta presenta una fioritura primaverile, che ha inizio al termine dell’inverno sino al mese di maggio, al contrario di altre varietà, come la camelia sasanqua, i cui fiori sbocciano tra novembre e marzo.

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Caratteristiche generali della camelia japonica

La camelia japonica, comunemente denominata camelia giapponese o camelia del Giappone, è una pianta può raggiungere fino i cinque metri di altezza. Si tratta di arbusti sempreverdi, caratterizzati da foglie ovali verde scuro e da grandi fiori, il cui aspetto richiama lontanamente la forma della rosa. Il colore predominante dei petali è il rosa: le varietà di camelia giapponese ibride possono però presentare altre tonalità. Oltre all’eleganza e alla raffinatezza della pianta, un elemento distintivo è il profumo che rilascia, che lo ha reso da sempre utilizzato per la produzione di articoli di cosmesi.

Qualche consiglio per coltivare e curare la propria camelia japonica

  1. Posizione: coltivabile in vaso o in giardino, la camelia japonica predilige zone semi-ombreggiate. Questo non esclude un’esposizione ai tiepidi raggi solari mattutini o delle ultime ore del pomeriggio. Di estrema importanza è la protezione dal vento, soprattutto se asciutto. Da evitare sono anche le gelate che danneggiano la possibile fioritura: si tratta di una pianta particolarmente resistente alle basse temperature.
  2. Terriccio: la prima regola fondamentale da tenere in considerazione è assicurare alla pianta il terreno appropriato. Essendo una pianta acidofila, è consigliabile procurarsi un terreno privo di calcare, ancora meglio se leggero. In caso di terreno troppo calcareo, vi è una maggiore probabilità di incorrere nella clorosi, una malattia che causa l’ingiallimento delle foglie.
  3. Concimazione: la camelia, così come tutte le piante acidofile, necessitano di prodotti specifici per il nutrimento.  Sono preferibili in generale dei concimi chimici, ricchi soprattutto di sostanze di tipo organico, da somministrare poche volte all’anno.
  4. Irrigazione: non è solo il terriccio a dover essere privo di calcare ma anche l’acqua. Relativamente alla frequenza dell’annaffiatura, è bene garantire alla pianta un apporto idrico frequente, evitando però la formazione di ristagni di acqua.
  5. Malattie: oltre alla clorosi, patologia curabile con prodotti a base di chelati di ferro, è necessario porre particolare attenzione all’aplopessia, che colpisce le piante già danneggiate e particolarmente deboli. A queste si aggiunge poi il marciume radicale, causato dall’assenza di ossigeno alle radici soffocate dal terreno.

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Nata a Torino, città di cui è profondamente innamorata, è una studentessa di comunicazione interculturale molto curiosa e piena di interessi. Trascorre le sue giornate tra romanzi, schizzi di disegno, manuali universitari e serie televisive. Ama l’arte, la natura, i viaggi e la lingua francese e spera un giorno di riuscire ad amalgamare tutte le sue passioni trasformandole in un lavoro.

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