Oggi 19 agosto si celebra la Giornata Mondiale della Fotografia, un’occasione per conoscere i vincitori dell’Earth Photo Contest, il concorso fotografico sul rapporto tra uomo e natura
Non solo è un’arte, ma è diventata anche un’arma di denuncia e di cambiamento. Oggi 19 agosto si celebra la Giornata Mondiale della Fotografia, una ricorrenza istituita nel 2010 per iniziativa del fotografo australiano Korske Ara. La data non è stata scelta a caso: coincide con la nascita del dagherrotipo nel 1837, il primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini.
La fotografia consente di mettere in pausa, immortalare e salvare alcune scene per la posterità. Questo la rende non solo un generatore di ricordi, ma anche un potente strumento di critica.
L’ombra dei cambiamenti climatici raccontata in una fotografia
Con questo scopo è nato il prestigioso concorso fotografico Earth Photo che, attraverso l’immagine, cerca di svelare storie del rapporto dell’uomo con la natura per promuovere il dibattito sull’ambiente, il cambiamento climatico e la resilienza umana.
Sviluppato da Forestry England e dalla Royal Geographical Society, Earth Photo è un concorso e una mostra internazionali per documentare la bellezza del mondo naturale e, allo stesso tempo, la sua crescente fragilità.
Fotografi e videografi di tutto il mondo hanno presentato i loro lavori nelle cinque categorie esistenti: Persone, Luoghi, Natura, Foreste in Cambiamento e Un Clima di Cambiamento. Una giuria esperta ha selezionato le 55 foto e i video finali di 36 artisti con tematiche molto diverse: dai frutteti urbani in Spagna, a una sorprendente aurora boreale in Norvegia o alla conservazione delle mangrovie in Sri Lanka.

In occasione della Giornata Mondiale della Fotografia, conosciamo i vincitori del 2021.
Barrau, l’artista che mostra il mondo dopo l’Apocalisse ambientale
I vincitori dell’Earth Photo 2021

Rosie Hallam ha vinto il premio assoluto del concorso con il trittico A Right to an Education che descrive il percorso di una famiglia etiope attraverso l’educazione. La serie di immagini ha anche vinto la categoria Persone e la fotografa ha riconosciuto che l’educazione “è fondamentale per lo sviluppo e aiuta a gettare le basi per il benessere sociale, la crescita e la sicurezza economica, l’uguaglianza e la pace”.

Edward Bateman ha vinto la categoria Luoghi per un’immagine dell’Half Dome di Yosemite. Le restrizioni COVID hanno reso impossibile il viaggio al parco nazionale e quindi il fotografo ha ricreato questa scena sul tavolo della sua cucina con un paesaggio stampato in 3D e una piccola macchina del fumo.

Markus van Hauten ha meritato il premio della categoria Natura per il lavoro Blue Pool, un’immagine di una sorgente geotermica nascosta sull’altopiano scarsamente abitato dall’interno dell’Islanda.

La categoria Foreste in Cambiamento è stata vinta da Roberto Bueno per l’immagine Forest Like Garden, un’immagine aerea di pendii forestali giustapposti a vigneti a gradoni realizzati dall’uomo in Spagna.

Un Clima di Cambiamento è stato vinto dalla serie di immagini The Sea Moves Us, the Sea Moves di Antonio Pérez, ritratti di individui le cui vite sono state significativamente colpite dall’erosione costiera in Ghana.
Infine, gli italiani Pierpaolo Mittica e Alessandro Tesei hanno vinto l’ultima categoria, quella di immagini in movimento, con un cortometraggio sull’eredità umana e ambientale dei test sulle armi della Guerra Fredda.
La mostra dei vincitori e i finalisti è visibile presso la Royal Geographical Society, a Londra, dal 2 agosto al 25 agosto e poi inizierà un tour attraverso le foreste dell’Inghilterra.
