Oggi 12 agosto è la Giornata Mondiale dell’Elefante, una delle specie più minacciate dal bracconaggio e dalla distruzione dell’habitat
Si tratta del più grande mammifero del pianeta, ma è costantemente minacciato da un potente predatore: l’uomo. Gli elefanti sono vittime del traffico di specie per l’avorio delle loro zanne fino al punto che la popolazione della specie africana nelle foreste si è ridotta del 86% in 30 anni. Oggi 12 agosto è la Giornata Mondiale dell’Elefante, un’occasione per non distogliere lo sguardo dal problema e fare uno sforzo per proteggere l’animale.
Le due grandi minacce per l’elefante sono il commercio illegale di avorio e la distruzione del suo habitat. Sia gli elefanti africani che quelli asiatici -le due specie che esistono- hanno bisogno di vasti terreni per sopravvivere. L’espansione degli insediamenti umani, lo sviluppo delle piantagioni e la costruzione di infrastrutture hanno portato alla perdita dei loro habitat, così come delle vecchie rotte migratorie.
L’elefante africano è ufficialmente a rischio di estinzione, popolazione ridotta del 86% in 30 anni
Nel 1989, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) ha vietato il commercio internazionale di avorio. Tuttavia, ci sono ancora molti mercati non regolamentati che alimentano il commercio internazionale illegale e la crescente domanda di avorio dai ricchi paesi asiatici.
Un altro fenomeno che sta danneggiando la conservazione della specie è la cattura di elefanti selvatici per “uso domestico”. In Myanmar, questi animali sono utilizzati nell’industria del legname, nel turismo o nel commercio illegale.
Quest’anno, l’elefante africano è stato ufficialmente aggiunto alla Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) come specie a rischio di estinzione. Secondo la stima affidabile più recente del 2016, la popolazione continentale di elefanti africani nelle foreste e nella savana è di circa 415.000 specie, un valore decisamente basso.
Diverse associazioni come WWF lavorano per conservare le specie attraverso il monitoraggio del commercio illegale, piani di gestione della fauna selvatica e contatti con governi e aziende. Uno dei risultati più significativi è stato la Dichiarazione del Parco Nazionale Tesso Nilo del 2004 a Sumatra che protegge la sua foresta, una delle ultime aree forestali abbastanza grande da sostenere una popolazione di elefanti in via di estinzione.
