Cercasi quattordici artisti dai 18 ai 31 anni per realizzare i primi murales mangia smog di Torino, un progetto che unisce l’arte e la rigenerazione urbana
Unire l’arte e la sostenibilità ambientale nei muri del capoluogo Piemontese. Questo è lo scopo dei primi murales mangia smog di Torino, un progetto per coinvolgere giovani artisti nella lotta per l’ambiente e la rigenerazione urbana.
Gli aspiranti hanno un mese di tempo (entro il 15 marzo) per presentare le proprie candidature alla call di DepurArte Torino: Polmoni Urbani, finanziato dal Bando GxG Fondazione San Paolo 2020 e dal programma European Solidarity Corps 2020. I promotori sono l’associazione Monkey’s Evolution, realtà storica di MurArte, e la stessa associazione DepurArte in partenariato con la Rete delle Case del Quartiere.
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I giovani selezionati impareranno da professionisti dei murales attraverso workshop formativi in diversi ambiti (dal wall design alle strategie di comunicazione). Al termine della formazione, i partecipanti presenteranno un progetto di un’opera su parete verticale e di un workshop di urban-art rivolto a un istituto artistico del territorio.
La peculiarità del progetto è l’utilizzo di vernici mangia smog. Queste pitture sfruttano il processo fotovoltaico del biossido di titanio. I fotocatalizzatori provocano reagenti super ossidanti attraverso l’energia solare, che decompongono le sostanze organiche -e parte di quelle inorganiche- presenti nell’atmosfera, favorendo così la decomposizione degli inquinanti.
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Si tratta quindi di pitture che permettono di trasformare le pareti in purificatori d’aria utilizzando la luce del sole. Una misura utilizzata già in molte città del mondo ma che sarà una novità per le strade di Torino.
Gli artisti saranno selezionati da una giuria di cinque esperti torinesi: Edoardo Di Mauro, direttore vicario dell’Accademia Albertina, Galo, street artist e responsabile della Galo Art Gallery, Roberto Lanfranco/Corn79, urban-artist e presidente dell’associazione Il Cerchio e le Gocce, Roberto Mastroianni, Unesco Chair in Sustainable Development e Territory Management dell’Università degli Studi di Torino, ed Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali.
Il progetto dei murales mangia smog avrà una durata di due anni, dopo i quali si spera di raggiungere due obiettivi centrali: rigenerare visivamente il paesaggio urbano di Torino fomentando la sua street art e depurare l’aria della città dall’inquinamento.
[Immagine in evidenza: @MurArte]
