Greenpeace ha diffuso un corto d’animazione con lo scopo di far riflettere sull’impatto che l’agricoltura industriale e l’eccessiva produzione di carne hanno sugli ecosistemi.
Il corto di Greenpeace si intitola “C’è un mostro nella mia cucina” ed è doppiato dall’attore Giobbe Covatta. Realizzato dall’agenzia Mother e prodotto dallo studio Cartoon Saloon, ha ottenuto quattro volte la nomination all’Oscar.
Il video racconta l’incontro tra un bambino e un giaguaro che ha perso la sua casa (le foreste del Sudamerica).
In pochi minuti, viene spiegato quanto l’impatto dell’agricoltura industriale e dell’eccessiva produzione di carne pesino negativamente sulle foreste. Il giaguaro “sfrattato” vede, infatti, la sua foresta distrutta per produrre sempre più carne e soia destinata a diventare mangime per animali.
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Il filmato rappresenta, inoltre, una sorta di seguito del corto diffuso due anni fa e a cui la cantante Noemi aveva prestato la voce. Il corto mostrava la storia di un piccolo orango che entrava nella camera di una bambina raccontando il suo dramma. Anche in quel caso la foresta era stata distrutta, ma i colpevoli erano i produttori di olio di palma.
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Secondo Greenpeace, nel mondo l’80% della deforestazione avviene per fare spazio a pascoli e terreni. Spazi spesso occupati da colture destinate alla mangimistica, come la soia.
Nel 2019 l’Italia è stata il principale importatore di carne dal Paraguay e il secondo importatore di soia sia dall’Argentina che dal Paraguay.
Gli incendi del Pantanal, inoltre, hanno messo in pericolo 600 giaguari. Nella regione la popolazione stimata di questi animali è di soli 2.000 individui. Greenpeace presenta questi dati allarmanti per incoraggiare ad agire in difesa delle foreste.
La commissione europea, a tal proposito, ha aperto una procedura di consultazione pubblica.
“Deforestazione e degrado forestale – riduzione dell’impatto dei prodotti immersi sul mercato dell’Ue“, questo il nome della consultazione europea alla quale si può partecipare fino al 10 dicembre 2020.
