Il primo ministro albanese Edi Rama ha ufficialmente annunciato che non verranno costruite centrali idroelettriche sul fiume Vjosa, uno degli ultimi corsi d’acqua selvaggi d’Europa.
Si era mobilitato anche l’attore Leonardo DiCaprio, insieme a tanti attivisti locali ed europei, per salvare il fiume Vjosa, in Albania, dalla minaccia di vederne per sempre distrutto l’ecosistema selvatico a causa della creazione di invasi artificiali per la generazione di energia elettrica.
Dopo mesi di battaglie, la lotta degli ambientalisti pare aver segnato un punto decisivo. Il premier albanese, Edi Rama, ha infatti dichiarato che saranno bloccati tutti i progetti per costruire le centrali idroelettriche sul corso d’acqua, che nasce dalle montagne dell’Epiro, in Grecia, per sfociare nel mare Adriatico nei pressi di Narta, pochi chilometri a nord di Valona.

«Il nostro Governo ha dichiarato Parco nazionale la parte superiore del Vjosa -ha twittato Rama- Il Ministero dell’Ambiente ha quindi ufficialmente rifiutato di concedere l’autorizzazione per i progetti di centrali idroelettriche nella parte inferiore del fiume, che verrà anch’essa integrata nel Parco».
Il fiume Vjosa è salvo, festeggiano gli ecologisti
La notizia è stata accolta con entusiasmo dalle organizzazioni ambientaliste, albanesi e internazionali, che da tempo si battevano in difesa del fiume Vjosa e che, in generale, stanno contrastando i progetti di sviluppo dell’energia idroelettrica nei Balcani, a discapito degli habitat naturali dei fiumi.
DiCaprio si schiera in difesa del Vjosa, il fiume selvaggio d’Albania
Alcune di loro -EcoAlbania, Riverwatch ed EuroNatur- erano state autrici, solamente alcune settimane prima, di una denuncia nei confronti del Governo albanese per le procedure relative a due progetti di dighe sul fiume Vjosa, dopo che le relative valutazioni di impatto ambientale erano risultate negative.
«Finalmente è giunto il momento di avviare un dialogo tra gli scienziati, le autorità pubbliche e la società civile sul futuro del Vjosa e sulla creazione di un parco nazionale», ha commentato soddisfatto Ulrich Eichelmann, presidente dell’Ong Riverwatch.
Gli fanno eco dal sito ufficiale della campagna transnazionale “Save the Blue Heart of Europe“: «È una vittoria per tutti noi che amiamo e vogliamo salvare il Vjosa».

Per il WWF Adria, infine, «questo annuncio crea un importante precedente nel Paese delle Aquile, dove non era stata finora mai presa la decisione di fermare un progetto idroelettrico basandosi su una valutazione di impatto ambientale -dichiara Rea Nepravishta, portavoce dell’Associazione in Albania- Dobbiamo comunque continuare a vigilare sull’effettiva attuazione di questa decisione».
Il passo successivo, secondo gli ecologisti, è che Rama istituisca un divieto permanente alla costruzione di impianti idroelettrici, analogamente a quanto avvenuto alcuni mesi fa nella Federazione di Bosnia ed Erzegovina.
Stop alle dighe in Bosnia ed Erezegovina, esultano gli ambientalisti
[Cover: Thuile-Bistarelli per Save the Blue Heart of Europe]

Fantastico, grazie per aver preservato un luogo intatto e bellissimo, spero di visitarlo presto ❤