L’industria della carne è sotto i riflettori per il ruolo chiave svolto nella diffusione del virus all’interno degli impianti produttivi, come già dimostrato dai focolai emersi in Italia, Stati Uniti e Germania.
Mattatoi e Covid-19: la diffusione del Coronavirus sembra viaggiare tra i processi produttivi della carne.
Lo dimostrano i focolai nati all’interno di impianti di produzione industriale, come sottolinea il recente caso dell’azienda avicola Aia di Vazzola, in provincia di Treviso. Dai test effettuati è risultata la presenza di 182 casi positivi su un totale di 560 lavoratori.
Quello dell’impianto trevigiano, non sottoposto a chiusura ma solo alla limitazione dei processi di produzione e all’aumento del distanziamento tra i lavoratori, rappresenta il caso più rilevante di focolaio finora rilevato in Italia.
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Nel resto del mondo, tuttavia, sono stati registrati numerosi casi simili, come nel mattatoio di Sioux Falls in South Dakota e nel mattatoio di Rheda-Wiedenbrück in Germania.
Mattatoi e Covid-19: le condizioni favorevoli alla diffusione
La facilità di diffusione del virus all’interno di questi impianti di produzione è legata a varie condizioni favorenti, secondo quanto rilevato dal rapporto fornito dalla Federazione europea dei sindacati dei settori alimentari, agricoltura e turismo (Effat).
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Innanzitutto nei mattatoi sono difficili da mantenere le distanze tra gli operai, costretti a lavorare spesso tra liquidi biologici ed in scarse condizioni igieniche. La rapidità di propagazione del virus sarebbe inoltre legate alle basse temperature legate alla necessità di refrigerazione degli stabilimenti.
Un’ulteriore condizione favorente il diffondersi del Covid-19 tra gli operai è la scarsa tutela sul lavoro che spinge anche chi presenta sintomi a non assentarsi non potendo contare su alcun sussidio in caso di malattia. Molti dei lavoratori di questo comparto produttivo sono stranieri, vittime della deregolamentazione del sistema, che si trovano a dover scegliere tra il lavoro e la salute preferendo spesso il primo.
