Louise Michel è il nome dell’imbarcazione finanziata da Banksy. Con un video su Instagram, il misterioso street artist britannico ha annunciato di aver acquistato uno yacht per salvare le vite dei migranti che vogliono raggiungere l’Europa. Ma è già emergenza.
Louise Michel, l’ultima iniziativa di Banksy, solca il Mediterraneo da non molto tempo ma ha già lanciato diversi SOS. Il famoso artista è tornato a interessarsi di navi, ma questa volta non si occupa delle grandi navi da crociera bensì di una piccola imbarcazione che sta compiendo una grande impresa umanitaria, cercando di salvare le vite dei migranti che tentano di raggiungere l’Europa.
“Come tutti gli artisti che diventano famosi ho comprato uno yacht per navigare nel Mediterraneo -così dice il video pubblicato sul profilo Instagram dell’artista- È una nave francese che abbiamo convertito in una imbarcazione da salvataggio, perché le autorità dell’Unione Europea ignorano deliberatamente le chiamate di aiuto provenienti dai cittadini non europei“.
Banksy conclude il suo video con uno slogan, un’affermazione forte e sacrosanta che si riallaccia ad altre questioni anch’esse urgenti e che sembrano avere molto in comune: “All Black Lives Matter”.
The crew managed to keep #LouiseMichel stable for almost 12h now. Our new friends told us they lost 3 friends on their journey already. Including the dead body in our one life raft, that makes 4 lives vanished because of Fortress Europe… And we are still waiting. pic.twitter.com/Te2PKCv2Gn
— LouiseMichel (@MVLouiseMichel) August 29, 2020
La Louise Michel è bianca e rosa; sulle due fiancate è rappresentata una bambina che sorregge un salvagente a forma di cuore, chiaramente opera del celebre street artist.
L’ex-imbarcazione della Marina Militare francese misura 30 metri di lunghezza, è molto veloce ed è stata acquistata con i proventi della vendita di opere d’arte di Banksy che l’ha poi decorata con un estintore.
È capitanata ed equipaggiata da un team di professionisti di salvataggio provenienti da tutta Europa e per la maggior parte appartenenti alla ONG tedesca Sea Watch. A bordo vige una “gerarchia piatta” e si segue una dieta vegana.
Banksy ha voluto così utilizzare la sua fama e la sua influenza per puntare i riflettori su un problema molto serio, per cui finora si è fatto molto poco. L’artista fa da cassa di risonanza alla denuncia della deliberata indifferenza delle autorità europee nei confronti delle richieste d’aiuto dei migranti. Ma, nonostante tutto, al momento restano ignorati tutti gli SOS lanciati dalla Louise Michel, che dichiara di avere a bordo un morto e una situazione del tutto ingestibile.
Come è dichiarato sul sito ufficiale della Louise Michel, “potrebbe sembrare incredibile che ci sia bisogno di un mezzo di soccorso auto-prodotto in una delle zone navigabili più trafficate d’Europa, ma così è. Gli Stati europei stanno istruendo la loro Guardia Costiera a non rispondere alle richieste di soccorso da parte dei non europei, lasciando persone disperate alla deriva. indifese in mare. A peggiorare le cose le autorità impediscono ad altre barche di fornire assistenza, arrestando gli equipaggi e sequestrando le barche che lo fanno“.
I cambiamenti climatici e i rifugiati ambientali, una questione tutta da affrontare
A bordo della Louise Michel il pensiero è unanime: “Difendiamo il diritto marittimo e salviamo chiunque sia in pericolo, senza pregiudizi -si legge sul sito- Siamo tutti individui, la nazionalità non dovrebbe fare la differenza circa i nostri diritti e su come ci trattiamo l’un l’altro. Rispondiamo al richiamo di SOS di tutti coloro che sono in difficoltà, non solo per salvare le loro anime, ma anche le nostre”.
Sostenere la Louise Michel è possibile ed è semplice. Basta fare una donazione o, come dice l’equipaggio, compiere scelte responsabili nella vita di tutti i giorni, perché i migranti in mare non sono delle sfortunate vittime casuali. Al contrario, sono il risultato di specifiche scelte politiche che rappresentano il fallimento dell’umanità.
“Se si vogliono salvare vite, è possibile farlo anche indirettamente, unendosi ai movimenti pacifisti, antirazzisti e a favore dell’applicazione immediata della giustizia climatica. Intraprendere qualsiasi tipo di azione per sostenere e difendere il rispetto globale per tutte le forme di vita“.
Attualmente la Louise Michel è ancora in attesa di un porto sicuro per far sbarcare i migranti a bordo che ha soccorso, dopo un primo intervento da parte della Guardia Costiera italiana che ha fatto sbarcare una cinquantina di persone tra quelle considerate più vulnerabili.
Update: The Italian Coastguard took over 49 of the most vulnerable survivors! That’s great – & leaves us with the majority still waiting. By now, #SeaWatch4 arrived on scene & will assist us doing what Europe falters to do, having 201 guests on board themselves for days now…
— LouiseMichel (@MVLouiseMichel) August 29, 2020
