Ancora oggi alcuni Stati rifiutano di approvare il trattato per la messa al bando dei test nucleari. Il 29 agosto si riaccendono i riflettori sull’importante ed attuale tema del disarmo nucleare.
Giornata Internazionale contro i test nucleari: istituita nel 2010, si celebra il 29 agosto per accendere i riflettori sulla necessità di porre un divieto ai test nucleari in tutto il mondo.
Nati per verificare l’efficacia distruttiva delle armi, questi esperimenti sono in grado di provocare danni anche molto prolungati nel tempo.
26 settembre, oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari
Giornata Internazionale contro i test nucleari
La risoluzione n. 34/65 del 2009, approvata all’unanimità dall’Assemblea generale dell’ONU, ha evidenziato la consapevolezza circa i notevoli effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente legati all’impiego di test sulle armi nucleari.
Gli esperimenti nucleari hanno avuto inizio con il Trinity Test, il primo condotto nel Nuovo Messico il 16 luglio 1945 per testare il primo strumento di implosione al plutonio.
Da quel giorno sono stati effettuati circa 2000 test nucleari in tutto il mondo. L’obiettivo del disarmo nucleare passa attraverso il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT) del 1996, strumento internazionale non ancora approvato da tutti gli Stati partecipanti e quindi non ancora entrato in vigore. Mancano ancora all’appello Cina, Egitto, India, Iran, Israele, Corea del Nord, Pakistan e Stati Uniti.
Giornata Internazionale contro i test nucleari: l’obiettivo del disarmo
Le Nazioni Unite riconoscono a governi, organizzazioni intergovernative, società civile, università e mass media il ruolo di primo piano svolto nella promozione degli obiettivi di pace e sicurezza realizzabili anche attraverso lo stop definitivo agli esperimenti nucleari.
Lo scopo di giornate internazionali come questa è quello di favorire una crescente consapevolezza circa gli effetti devastanti delle armi nucleari. Eventi, incontri, lezioni, mostre sono strumenti utili per creare una mobilitazione dell’opinione pubblica e provare a fare pressione sulle forze politiche ancora reticenti rispetto al tema del disarmo.
