L’attività del Coniglietto pasquale è a rischio a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Coronavirus. Ma arrivano rassicurazioni.
Quella che ci stiamo apprestando a festeggiare sarà sicuramente una strana Pasqua, in Italia come in tutto il mondo.
Se ne è resa conto Jacinda Ardern, primo ministro della Nuova Zelanda, conscia del fatto che i più piccolini non potranno dedicarsi alla tradizionale caccia all’uovo, a causa delle restrizioni dovute al periodo di distanziamento sociale imposto dalla pandemia di COVID-19.

La tradizione prevede infatti che il Coniglietto pasquale nasconda in giardino le uova, che i bimbi si divertiranno a trovare. Vien da sé però che, a causa del periodo di lockdown, quest’anno la caccia non potrà svolgersi, almeno nelle modalità con cui siamo abituati a considerarla.
Insomma, è molto probabile che il Coniglietto pasquale non ce la farà a nascondere uova in tutti i giardini…
Coniglietto pasquale come lavoratore essenziale: l’annuncio della premier neozelandese
Sta facendo il giro del web l’annuncio della premier neozelandese in cui lunedì, rivolgendosi direttamente ai bambini, li rassicura circa le attività di questi personaggi che popolano il loro mondo fantastico e li rendono felici.
Durante questo periodo di quarantena, il Governo di Wellington ha sentito il bisogno di rivolgersi a quella parte di popolazione, forse la più vulnerabile, che è in trepidante attesa della Pasqua, con l’intento e la speranza di non deluderla.
Restare a casa: come mantenere il benessere psicofisico tra le mura domestiche
Con milioni di lavoratori in tutto il mondo costretti a stare a casa a causa dell’emergenza Coronavirus, possono adempiere al loro dovere solo il personale medico e tutti quei lavoratori impegnati a portare avanti le attività essenziali, come i farmacisti, i negozianti di generi di prima necessità, gli addetti ai servizi pubblici e il personale delle forze di sicurezza.
Ma in Nuova Zelanda -grazie all’intervento della premier Ardern– i lavoratori autorizzati a operare sono improvvisamente aumentati, allo scopo di rendere felici i bambini.

“E se il Coniglietto pasquale non riuscirà ad arrivare nelle vostre case, potete creare voi la caccia all’uovo di Pasqua facendo dei disegni da mettere alla finestra, per aiutare gli altri bambini del vostro quartiere -è l’invito comparso sulla Fanpage del primo ministro neozelandese– Puoi disegnare il tuo uovo di Pasqua o colorare quello che alcuni dei miei amici mi hanno aiutato a fare. Poi mettilo alla finestra, condividendolo con altri bambini. Anche a me piacerebbe vedere i tuoi disegni. Se invii un’e-mail a primeminister@parliament.govt.nz o condividi sui social usando l’hashtag #NZEggHunt, ne posterò un po’ sui social durante il weekend di Pasqua. Buon divertimento a tutti!“
Le finestre tornano quindi a rappresentare un modo per intrattenere i bambini in quarantena, un mezzo per farli socializzare pur tenendosi a debita distanza, come è già avvenuto con la campagna globale Bear Hunt.
Bear Hunt, peluche alle finestre per fare compagnia ai bambini in quarantena di tutto il mondo
Il messaggio positivo che arriva dall’altro emisfero
Il messaggio della Arden rappresenta sicuramente un’iniezione di leggerezza in una situazione così grave e ancora preoccupante, perché non sotto controllo.

Ha il merito di aver messo pace ai dubbi dei bimbi e attenuato l’ansia della popolazione adulta. Fa della Nuova Zelanda un Paese in cui la serenità e il benessere psichico dei più piccoli vengono considerati priorità pubblica.
Per un politico, inoltre, non è cosa da poco lanciare un così rassicurante quanto tenero annuncio a una parte di popolazione che non rappresenta -e forse non rappresenterà mai- il suo bacino elettorale.

Certi della bontà dell’iniziativa, ci apprestiamo a preparare anche noi -nel nostro piccolo- una meravigliosa caccia all’uovo di Pasqua per tutti i bimbi, che in questo periodo stanno facendo un grandissimo sforzo e che rappresentano quello che di migliore abbiamo nelle nostre società.
