I rifugi sono luoghi in cui sostare durante lunghe escursioni ad alta quota: eccone alcuni da non perdere in Trentino.
Rifugi del Trentino da non perdere: per vivere un’esperienza unica immersi nella natura dolomitica senza rinunciare al ristoro di una “casa” calda e confortevole.
Rifugi del Trentino da non perdere
I rifugi sulle Dolomiti permettono di fermarsi per una sosta durante lunghe passeggiate in montagna. Punto di arrivo e di ripartenza per gli escursionisti, rappresentano un luogo in cui rifocillarsi e riposarsi trascorrendo il tempo in compagnia di altri viandanti.

Il rifugio T. Pedrotti
Il rifugio T. Pedrotti è il più antico tra i rifugi presenti sulle Dolomiti del Brenta. Questo suggestivo eremo si trova a 2491 metri di altitudine ed è una meta da raggiungere ammirando lo spettacolare paesaggio circostante.
Il rifugio Sette Selle
Il rifugio Sette Selle nella parte alta della Val di Mocheni, o Valle del Fersina, si colloca a 2014 metri di altitudine. Circondato dalle vette incontaminate del gruppo del Lagorai, questo rifugio offre la possibilità di godere dell’autenticità paesaggistica delle Dolomiti trentine.
Il rifugio Antermoia
A 2496 metri si raggiunge il rifugio Antermoia nella parte est del gruppo montuoso del Catinaccio. A pochi passi da questo rifugio si può ammirare l’omonimo lago, uno dei più alti laghi dolomitici di origine glaciale caratterizzato da acque color smeraldo.

Il rifugio Mandrone-Città di Trento
Il rifugio Mandrone-Città di Trento si trova a quota 2442 metri in Alta Val di Genova nel Gruppo dell’Adamello. Da questo rifugio in 10 minuti di passeggiata ad alta quota si raggiunge il lago Mandrone, anch’esso di origine glaciale.
Il rifugio Mantova al Vioz
Per andare ancora più in alto ad ammirare gli spettacolari paesaggi naturali si può procedere verso il rifugio Mantova al Vioz. Situato a quota 3535 metri, è il più alto tra i rifugi delle Alpi orientali ed è collocato all’interno del parco nazionale dello Stelvio in Alta Val di Pejo.
