Oggi, 11 dicembre, è la Giornata Internazionale della Montagna, un ecosistema prezioso per l’intera Umanità ma sempre più minacciato dalla crisi climatica. I giovani sono protagonisti dell’edizione 2019.

Le montagne coprono il 27% della superficie terrestre e ospitano un quarto degli animali terrestri e delle piante nonché il 15% della popolazione mondiale.
Sei delle 20 colture alimentari più importanti del pianeta hanno origine in altitudine e oltre metà dell’Umanità si affida all’acqua dolce di montagna per i propri usi giornalieri.

Bastano questi dati a sottolineare l’importanza degli habitat montani all’interno della nostra vita quotidiana e capire come la loro conservazione sia un fattore chiave per lo sviluppo sostenibile.
Purtroppo, oggi, le montagne e le loro risorse sono fortemente minacciate dalla crisi climatica e dall’eccessivo sfruttamento.
Così, mentre il clima continua a surriscaldarsi, le popolazioni di montagna -spesso già tra le più povere del mondo- si trovano ad affrontare lotte ancora più dure per sopravvivere.

L’aumento delle temperature globali significa anche che i ghiacciai montani stanno scomparendo a ritmi mai visti prima, con conseguenze per le persone che si trovano a valle, a partire dalle carenze nell’approvvigionamento di acqua dolce.
11 dicembre: Giornata Internazionale della Montagna
La tutela delle montagne -uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Goal 15)- è lo scopo della Giornata Internazionale della Montagna che si celebra oggi, 11 dicembre, istituita proprio dall’Onu nel 2003.
L’appuntamento globale vuole far riflettere sull’importanza delle montagne per la vita sulla Terra, sensibilizzando l’opinione pubblica in merito al loro sviluppo sostenibile e sulla tutela dell’ambiente.

La Giornata Internazionale della Montagna affonda le sue radici nel capitolo 13 dell’Agenda 21 “Gestione degli ecosistemi fragili: sviluppo sostenibile della montagna”, adottato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente del 1992.
Mira ad aumentare la consapevolezza in merito al tema della montagna, in molti modi: organizzando incontri, attività pratiche, presentazioni, dibattiti, concorsi fotografici e artistici, escursioni ed eventi mirati a specifiche fasce d’età.

L’invito dei promotori è anche a raccontare storie sulla vita in montagna o pubblicare foto dei nostri momenti preferiti trascorsi tra i monti, condividendoli con i propri amici e conoscenti e partecipando alla conversazione sui social media con l’hashtag #MountainsMatter.
Giornata Internazionale della Montagna 2019: i giovani al centro
Il tema scelto per la Giornata Internazionale della Montagna 2019 è, in particolare, “Mountains matter for Youth” (I giovani hanno a cuore la montagna).
“Quest’anno ci concentriamo sull’importanza di proteggere gli ecosistemi montani per le generazioni future -dichiara la Fao, che coordina l’appuntamento mondiale- Esse giocano infatti un ruolo critico nel guidare il mondo verso una crescita economica sostenibile”.

L’accesso alle opportunità per i giovani che vivono nelle zone rurali di montagna, però, è spesso più ridotto rispetto ad altrove: la Giornata dell’11 dicembre è quindi un’occasione per far sì che anche loro possano avere una vita migliore.
“Le montagne devono diventare centrali nei programmi di sviluppo nazionali e internazionali, ricevendo maggiore attenzione, investimenti e ricerca su misura -sottolineano dalle Nazioni Unite– L’istruzione e la formazione, un migliore accesso al mercato, nuove opportunità di lavoro e buoni servizi pubblici possono infatti garantire un futuro migliore ai giovani di montagna”.

La loro migrazione, di contro, porta all’abbandono dell’agricoltura, al degrado del territorio e alla perdita di valori culturali e antiche tradizioni.
La Giornata Internazionale della Montagna è anche un’occasione per educare i bambini in tutto il mondo sul ruolo che le montagne svolgono nel sostenere miliardi di persone in tutto il pianeta.
Le montagne forniscono acqua ed energia al pianeta
Le montagne danno sostentamento diretto a oltre un miliardo di persone ma, indirettamente, recano beneficio a gran parte della popolazione mondiale che vive più a valle: forniscono infatti acqua dolce, energia e cibo, risorse che nei prossimi decenni saranno sempre più scarse, oltre alle attività ricreative.

Proviene dalle montagne circa il 70% dell’acqua dolce del mondo, senza il quale non sarebbe possibile uno sviluppo sostenibile che miri ad eliminare la povertà e la fame.
“L’acqua di montagna è fondamentale per raggiungere la sicurezza alimentare globale, in quanto viene utilizzata dagli agricoltori per irrigare le colture in molte regioni agricole di pianura -spiegano dalla Fao- Anche alcune delle più grandi città del mondo dipendono da questi approvvigionamenti”.

Inoltre, l’energia idroelettrica prodotta in montagna fornisce attualmente, a livello globale, circa un quinto di tutta l’elettricità generata e alcuni Paesi si affidano quasi esclusivamente alle regioni montane per la produzione energetica.
Agricoltura e cibo in montagna, tra resilienza e biodiversità
Il 90% degli abitanti delle montagne del mondo risiede oggi in Paesi in via di sviluppo, dove la stragrande maggioranza vive al di sotto della soglia di povertà; uno su due affronta la minaccia dell’insicurezza alimentare, con un incremento del 12% nel solo quinquennio 2012-2017 (il 23% in Africa).

Eppure le montagne contribuiscono alla sicurezza nutrizionale del mondo, fornendo terreni per le colture, pascoli per il bestiame, corsi d’acqua per la pesca e prodotti forestali non legnosi come bacche, funghi e miele.
Delle 20 specie vegetali che forniscono l’80% dell’alimentazione mondiale, sei hanno avuto origine e si sono diversificate in montagna: mais, patate, orzo, sorgo, pomodori e mele.

L’agricoltura di montagna è anche, da secoli, un modello di sviluppo sostenibile ed è intrinsecamente “green”, essendo naturalmente su piccola scala e con un’impronta ecologica a basse emissioni di carbonio.
“La maggior parte della produzione dell’agricoltura di montagna è ancora oggi destinata al consumo familiare, svolgendo un ruolo chiave nel garantire la sicurezza alimentare delle famiglie e nel conservare la biodiversità in ambito agricolo”, concludono dalla Fao.
Turismo, un volano di sviluppo delle aree montane?
Di contro, soprattutto nel Primo Mondo, le montagne sono sempre più vissute come luoghi di svago e sede di percorsi culturali.
Il turismo di montagna, sotto svariate forme, rappresenta oggi quasi il 20% dell’industria turistica globale.

In quest’ottica, prodotti e servizi di montagna hanno quindi un grande potenziale per migliorare e stimolare le economie locali, ma devono essere sempre rispettosi dell’ecosistema e non invasivi o distruttivi rispetto all’ambiente in cui si vanno a inserire.
Una chiave di svolta può venire, ad esempio, proprio dalla terra. In tutto il mondo è infatti in aumento la domanda di cibi e bevande di qualità e di alto valore prodotti nelle zone di montagna: caffè, tè, miele, erbe e spezie, così come prodotti artigianali, cosmetici e medicinali.

Senza dimenticare che le popolazioni indigene e di montagna hanno conoscenze, tradizioni e pratiche culturali uniche, che possono contribuire a strategie efficaci di gestione del territorio.
L’ambiente montano, ancora più oggi, rappresenta quindi un bene prezioso e da tutelare, favorendo una convivenza equilibrata tra l’essere umano e la Natura.
La Giornata Internazionale della Montagna serve proprio a farcelo ricordare.
