Sottolineare l’importanza del patrimonio arboreo e ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste per la salute del Pianeta. Questo l’intento della Giornata Nazionale degli Alberi, che si celebra ogni anno il 21 novembre. Perché sia necessaria tale ricorrenza è sotto gli occhi di tutti. Non resta che dedicarle la dovuta attenzione.
Giornata Nazionale degli Alberi, storia e obiettivi
Riconosciuta dal 2011 con la legge n.10 del Ministero dell’Ambiente e istituita come ricorrenza nazionale con l’entrata in vigore nel febbraio 2013, la Giornata Nazionale degli Alberi affonda le sue radici (mai espressione fu più appropriata) nel 1898, su iniziativa del Ministro della pubblica istruzione Guido Baccelli.
Gli obiettivi? Strettamente connessi agli innumerevoli benefici che gli alberi sanno apportare agli ecosistemi e alla salute. Questi inestimabili guardiani verdi, infatti, assorbono anidride carbonica e restituiscono ossigeno, contribuiscono a mitigare gli effetti del surriscaldamento globale, proteggono la biodiversità, contribuiscono a tutelare il suolo e a prevenire il dissesto idrogeologico.
Come se non bastasse, regalano benessere a chi sta loro intorno. Passeggiare in mezzo al verde (o, perché no, abbracciare gli alberi come suggerisce la silvoterapia) abbassa la pressione, fa rallentare il battito cardiaco, combatte lo stress e dona immediato benessere psico-fisico.
E allora, ecco che la Giornata Nazionale degli Alberi funge da pretesto. Per promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, il miglioramento della qualità dell’aria, la tutela del suolo e delle sue qualità, la preservazione di specie animali e vegetali, nonché la vivibilità in chiave green degli insediamenti urbani.
Molti gli eventi organizzati nelle passate edizioni, che hanno visto coinvolte associazioni, amministrazioni, privati, scuole. Anche in questo 2019, non mancheranno appuntamenti come piantumazioni di alberi, laboratori creativi, conferenze e dibattiti e passeggiate nel verde. Tutti incontri con un unico fine: conoscere meglio gli alberi per amarli e tutelarli.
La Festa dell’Albero
In concomitanza con la ricorrenza, si svolge in Italia la Festa dell’Albero, iniziativa promossa da Legambiente a partire dal 2008. Una vera e propria occasione per rendere onore e merito a questi antichi colossi frondosi, con una serie di progetti rivolti principalmente alle scuole.
D’altro canto, il culto degli alberi non è una novità. Già gli antichi Romani avevano cura di preservarli per motivi religiosi ed era consuetudine consacrare i boschi al culto delle divinità. Pratiche d’altri tempi, che sottendono tuttavia un ossequioso rispetto verso l’ambiente che andrebbe ripristinato.
Per il 2019 l’invito di Legambiente, diffuso dai canali ufficiali, recita: “Portiamo verde e bellezza nelle città piantando nuovi alberi. Nei giardini delle scuole, nei parchi pubblici, nelle aree abbandonate al degrado”.
La piaga ambientale della deforestazione
Ad oggi, circa il 30% della superficie mondiale risulta ricoperta da foreste più o meno degradate, a fronte di un esiguo 7% della superficie mondiale occupato da foreste primarie intatte.
Un recente rapporto annuale di Global Forest Watch (GFW) rivela che nel solo 2018 sono scomparsi circa 120.000 chilometri quadrati di foresta tropicale a causa della deforestazione. In attesa di dati ufficiali e definitivi, sappiamo bene che il 2019 non è stato da meno.
A fronte di una crescita esponenziale della popolazione mondiale e dell’atteso incremento dei catastrofici effetti del riscaldamento globale, come pensare di evitare il tracollo se non cogliendo ogni occasione per tutelare le risorse ancora a disposizione? Non c’è interesse economico che regga. Gli alberi sono un patrimonio da salvaguardare, qualunque opportunità per ricordarlo è necessaria e benaccetta.
