La X edizione del Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione sarà il palco perfetto per fare il punto sul progetto che mira a ridurre l’impatto ambientale connesso al cibo
Alzi la mano chi si è mai chiesto quale sia l’impatto di ciò che mangiamo sull’ambiente.
Sì, perché, oltre a ciò che paghiamo in cassa, c’è un costo molto più grande che spesso non consideriamo e che grava inesorabile sull’ambiente in cui viviamo.
Questo conto, tuttavia, lo stiamo iniziando a pagare tutti quanti, con il cambiamento climatico che si ripercuote non solo sulle condizioni ambientali, ma anche sulle economie, sulle società, sulla nostra stessa salute.
Il sistema alimentare moderno è oggi responsabile del 30 per cento delle emissioni di gas serra. Un dato enorme, figlio dell’incredibile progresso compiuto in agricoltura negli ultimi decenni che ha, sì, permesso un enorme aumento della produttività, ma ha anche determinato una pressione sempre maggiore sulle limitate risorse naturali del nostro Pianeta.
Il rischio che tutto questo si ritorca su di noi è più concreto che mai. È dunque necessario passare a produzioni alimentari più sostenibili e cambiare le nostre abitudini a tavola, per sventare una crisi alimentare e climatica che ad oggi sembra inevitabile.
Una dieta sana e sostenibile? Per Fondazione Barilla si può fare
In questo contesto, Fondazione Barilla ha già da tempo dato il via a progetti ed iniziative che puntano con forza ad informare e diffondere consapevolezza dell’urgenza del problema.
Come il progetto Su-Eatable Life, sviluppato in collaborazione con greenApes, Wageningen University e Sustainable Restaurant Association, che mira a dimostrare l’importanza ecologica di diete sane e sostenibili, promuovendone l’adozione all’interno di mense scolastiche e universitarie.
Gli obiettivi del progetto finanziato dalla Commissione europea sono ambiziosi: portare ad un risparmio di 5.300 tonnellate di CO2 e di 2 milioni di m3 di acqua durante i tre anni di programma, coinvolgendo 5.000 cittadini europei e raggiungendone più di 60.000.
I principi per una dieta sana e sostenibile
Lanciato nel settembre 2018, a distanza di un anno la prima fase del progetto si è conclusa con l’elaborazione di otto principi per un’alimentazione sana e sostenibile:
- Privilegia piatti o pietanze a base vegetale
Poni frutta, verdure, legumi e frutta secca alla base della tua dieta giornaliera.
- Modera il consumo di carne
Gusta la carne in quantità moderate, specialmente quando si tratta di carne rossa o processata.
- Gusta i latticini con moderazione
Consuma i latticini, compreso il latte, con moderazione.
- Evita gli eccessi
Evita di eccedere con il cibo in tavola o nella tua dieta in modo da prevenire l’assunzione di calorie in eccesso e lo spreco di cibo.
- Adotta una dieta varia
Esplora la biodiversità offerta dalla natura. Varia la tua alimentazione in base alle stagioni e gusta i prodotti tipici regionali o le varietà locali.
- Preferisci i cibi freschi e non eccessivamente elaborati
Mangia cibo fresco e preparato quanto più naturalmente.
- Bevi acqua di rubinetto quando è potabile
Bevi molta acqua, preferendo acqua potabile di rubinetto rispetto ad acqua in bottiglia.
- Riduci il monouso!
Riduci, riusa, ricicla gli imballaggi portando con te, ogni volta che è possibile, contenitori, tazze e buste. Scegli i cibi con minor imballaggio e ricicla o riutilizza i materiali quando possibile.
Al via la fase di sperimentazione di Su-Eatable Life nelle mense scolastiche e aziendali
Il prossimo 3 dicembre, in occasione della decima edizione del Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, sarà il momento ideale per fare il punto della situazione e tracciare i prossimi passi verso sistemi alimentari sostenibili.
Curiosi di partecipare ai lavori e contribuire al dibattito? Sarà sufficiente registrarsi all’evento pomeridiano attraverso l’apposito link.
Con l’avvio della seconda fase, verranno realizzate una serie di attività informative e di sensibilizzazione presso alcune mense universitarie e aziendali in Italia e Regno Unito.
Insegne e infografiche verranno predisposte all’interno dei locali di ristoro, suggerendo ai commensali le migliori scelte alimentari sia da un punto di vista ambientale che nutrizionale.
Il tutto servendosi della piattaforma digitale GreenApes, per coinvolgere attivamente i 5.000 partecipanti affinché adottino una dieta sana e sostenibile. Attraverso un sistema di gamification che premia la scelta di pasti sostenibili, si auspica di facilitare il cambiamento delle abitudini alimentari.
Oggi nel mondo siamo 8 miliardi, presto arriveremo a 10 miliardi, e con la popolazione crescerà anche la richiesta di cibo. Uno scenario che gli attuali sistemi alimentari non potranno davvero più soddisfare.
Se però, ognuno di noi in Europa adottasse una dieta sana e sostenibile, si potrebbero risparmiare fino a 535 Mt di CO2 equivalente e 200 miliardi di m3 di acqua all’anno. Pari, rispettivamente, alle emissioni totali annuali di un paese come l’Italia e quattro volte la capacità del Lago di Garda.
Sono numeri davvero impressionanti che richiedono una riflessione profonda da parte di tutti. Modificare le proprie abitudini a tavola può davvero rappresentare la chiave per invertire una tendenza che non promette davvero nulla di buono.
Per riuscirci ci sarà bisogno del contributo di tutti. Voi siete pronti?
