La Giornata Mondiale dell’Orso Polare celebra il principe bianco delle nevi che oggi vaga smarrito in cerca del suo ambiente naturale che non riconosce più come amico.
Il territorio artico si riduce sempre di più e l’orso polare senza casa rischia l’estinzione. Nella Giornata Mondiale a lui dedicata dal WWF, il giorno 27 febbraio, oltre a celebrare la bellezza del mammifero si racconta del suo habitat che cambia.
Quando si parla di cambiamenti climatici non si tratta di fare retorica ma ci si riferisce a danni reali e purtroppo tangibili: lo scioglimento dei ghiacciai che il surriscaldamento globale provoca, corrisponde a uno sfratto per l’orso polare.
E non è semplice, come per altre specie viventi, trovare un altro habitat.

Se di Artide ce n’è una, l’orso polare dove potrebbe trasferirsi? In cerca di cibo, sempre più spesso si sposta in zone abitate, anche in questo caso, mettendo a rischio la sua vita. Questi incontri ravvicinati a sorpresa rappresentano un imprevisto difficile da gestire.
Alla ricerca di grassi, il mammifero marino sceglie foche dagli anelli e foche barbute come pasto. Esse lo aiutano a sopravvivere ai climi estremi e proprio questa sua resistenza alle basse temperature lo rende unico.
L’orso polare abita prevalentemente sul ghiaccio marino in Canada, Alaska (Stati Uniti), Russia, Isole Svalbard (Norvegia) e Groenlandia (Danimarca).

Gli ultimi dati diffusi in occasione della Giornata Mondiale dell’Orso Polare 2018, relativi alle condizioni del territorio artico, parlavano di una diminuzione della superficie del ghiaccio del 10% rispetto all’anno precedente secondo i rilevamenti della National Snow and Ice Data Center (NSIDC). Per gli esperti entro il 2040 la zona sarà notevolmente ridotta. Last Ice Area (l’ultimo rifugio dei ghiacci) resterà tra il Canada e la Groenlandia.
Le stime indicano che gli orsi sono complessivamente tra i 22.000 e i 31.000 esemplari suddivisi in 19 popolazioni di cui tre, secondo gli specialisti dell’ Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), sono già in declino. Si prevede per il futuro un numero sempre crescente di perdite, tanto rapida è la riduzione del territorio.

WWF Italia nel suo lavoro di tutela dell’ambiente si occupa di monitorare i cambiamenti del territorio artico e individuare le cause scatenanti. Contemporaneamente, di intervenire per limitare i danni al mammifero che derivano da tali mutamenti. Dedicare una giornata al principe delle nevi, per sensibilizzare la popolazione sul pericolo di estinzione che rischia, rientra nel programma di tutela.
La campagna SOStieni l’orso polare – Adottalo va proprio in tale direzione. Con una donazione si aiuta l’orso bianco in difficoltà e si riceve in cambio un piccolo dono.
