Chiazze cutanee arrossate, a volte screpolate, che provocano dolore al tatto. Sono i sintomi dei geloni, fastidioso disturbo che cammina a braccetto con l’inverno e le basse temperature. Le regioni di pelle colpite sono quelle più esposte all’effetto del freddo, in particolar modo le aree periferiche come mani, piedi, orecchie e mento, dove il microcircolo risulta più difficoltoso. Non a caso, a essere soggette ai geloni sono soprattutto le persone che presentano una scarsa circolazione sanguigna.
Con l’aiuto di semplici accorgimenti si può comunque intervenire sul disturbo, eliminandolo senza incorrere in peggioramenti.
Curare i geloni con rimedi naturali
I geloni tendono generalmente a manifestarsi con la comparsa di prurito. Alle prime avvisaglie, occorre agire con tempestività, adottando un efficace rimedio naturale. È sufficiente immergere per dieci minuti le parti colpite dal gelone in una bacinella di acqua tiepida, nella quale è stata fatta precedentemente bollire della salvia. Bastano cinque o sei foglie ogni litro d’acqua.
La salvia possiede proprietà lenitive che permettono di alleviare i sintomi dei geloni. Il trattamento va ripetuto due o tre volte a settimana o, se necessario, tutti i giorni.
Quando il gelone interessa un’area cutanea difficile da trattare con la soluzione di acqua e salvia, si può frizionarla con delicatezza, usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcol etilico. Questo accorgimento consente di stimolare la circolazione, ripristinando il flusso di sangue a livello locale.
Nei casi in cui i rimedi fai-da-te risultino insufficienti, è raccomandabile rivolgersi al medico o al proprio dermatologo di fiducia per la prescrizione di una terapia specifica, solitamente a base di pomate dall’azione antinfiammatoria. Se il gelone è severo, con presenza di cute lesionata, su alcuni pazienti risulta necessario intervenire adottando una contemporanea terapia antibiotica.
Prevenire i geloni
L’arma vincente contro i geloni è la prevenzione, attuabile attraverso una serie di buone abitudini da seguire nei mesi invernali o quando ci si trova in situazioni a rischio, come per esempio in alta montagna. È innanzitutto importante proteggere le zone più sensibili con abbigliamento adeguato e realizzato con tessuti tecnici appositamente studiati per il freddo e l’umidità. I giusti capi permettono di mantenere costante la temperatura corporea.
Per chi soffre di geloni e, in generale, di problemi circolatori, fondamentale è l’attività sportiva che consente di migliorare la funzionalità dei piccoli vasi sanguigni. Per contrastare la cattiva circolazione è inoltre raccomandabile evitare di fumare. Tra i numerosi effetti negativi del fumo, c’è anche una azione vasocostrittiva sui piccoli vasi. Ne consegue una minore irrorazione di sangue alle regioni periferiche del corpo, pelle inclusa.
Anche il cibo che portiamo a tavola occupa un ruolo di primo piano nella prevenzione dei geloni. Particolarmente utili sono gli alimenti che favoriscono la microcircolazione. È il caso dei cibi ricchi di bioflavonoidi, come i frutti di bosco. Grazie alla presenza di bromelina, l’ananas svolge invece una significativa attività antinfiammatoria. Importanti sono infine gli alimenti con elevate quantità di vitamine, come la C e la E. La vitamina C, contenuta in agrumi, kiwi, broccoli e cavoli, mantiene elastiche le pareti dei vasi sanguigni. La vitamina E, presente negli oli vegetali, nei legumi e nei cereali integrali, favorisce la guarigione degli arrossamenti.Come ulteriore accortezza va ricordato di non esporre la pelle con geloni al calore diretto, come quello di termosifoni e stufe: le lesioni potrebbero aggravarsi.
