Conosciuta anche come zafferano d’India, la curcuma è una spezia dalle molteplici proprietà benefiche e con qualche controindicazione.
La curcuma, nota anche come zafferano d’India, è una spezia ricca di proprietà benefiche e qualche lieve controindicazione. Di colore giallo intenso, è impiegata nella preparazione del curry e di diversi tipi di salse. Molto diffusa nella cucina indiana, è ormai conosciuta anche come condimento di piatti occidentali.
Curcuma: usi
Questa spezia è ricavata dal rizoma di una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa di cui fa parte anche lo zenzero.

Può essere utilizzata in cucina sia in aggiunta alle bevande che come condimento di numerose pietanze. Il suo sapore non è sovrastante ma tende a colorare i cibi con cui entra in contatto.
Viene, inoltre, adoperato come rimedio naturale, insieme a miele e limone, in caso di infiammazione del cavo orale, come raffreddore e mal di gola.
Può essere acquistata come tubero fresco ma più frequentemente si trova in commercio sotto forma di polvere.
Curcuma benefici

Una delle più rinomate proprietà benefiche è quella antinfiammatoria. Possiede una buona efficacia digestiva stimolando la produzione di bile oltre a contribuire alla riduzione del colesterolo in eccesso.
Svolge, inoltre, un’azione depurativa nei confronti del fegato. Grazie alla presenza della curcumina, è un’alleata per il benessere del sistema cardiovascolare.
Toccasana anche per la salute della pelle, ha anche un alto potere antiossidante in grado di contrastare i processi di invecchiamento cellulare.
Curcuma controindicazioni
In presenza di calcoli alla cistifellea è sconsigliato assumere questa spezia. Risulta controindicata anche in caso di allergia ad uno più principi attivi in essa contenuti.
In generale è meglio evitarne un consumo eccessivo. Assunta in dosi elevate, infatti, rischia di provocare effetti collaterali, come nausea e acidità gastrica.
