Da dicembre 2018, la Rue de Paradis, ubicata nel decimo arrondissement di Parigi, diverrà la prima “strada rifiuti zero”. Una sperimentazione finalizzata a recuperare il ritardo della capitale francese nella riduzione della spazzatura
Per un anno, a partire dall’8 dicembre 2018 fino a dicembre 2019, i tremila abitanti della parigina Rue de Paradis saranno incoraggiati dal proprio sindaco d’arrondissement a ridurre drasticamente i rifiuti. Un’iniziativa che sarà coordinata da Zero Waste Paris, associazione francese collegata alla più ampia rete mondiale del Movimento Rifiuti Zero (Zero Waste Movement).
Gli obiettivi della strada rifiuti zero
Fine dell’iniziativa, di cui parlano vari siti francesi, è di trovare delle soluzioni per ridurre e riciclare i rifiuti, oltre che per favorire il riuso di oggetti altrimenti destinati a divenire immondizia.
Si stima che alla fine dell’esperimento si potrà contare su “una riduzione dei rifiuti pari ad almeno il 10%”, commenta con entusiasmo Alexandra Cordebard, sindaco dell’arrondissement.
Una cifra che sembrerebbe poca cosa ma che in realtà supera di gran lunga l’obiettivo della città di Parigi, che mira a raggiungere un traguardo analogo nell’arco di sei anni, fissato tra il 2014 e il 2020.
Ma perché la scelta è ricaduta proprio sulla rue de Paradis? Il motivo è semplice. Come spiega il sindaco Cordebard, questa strada ha tutte le caratteristiche di un microcosmo, come se si trattasse di una Parigi in miniatura. Al suo interno “ci sono uffici, case popolari, alloggi privati, una scuola, ristoranti, negozi. C’è un campione rappresentativo di tutti gli attori cittadini.” La finalità, prosegue il sindaco, è di “creare un modello e di trovare con ciascun attore una modalità per ridurre i propri rifiuti”.
Le idee “rifiuti zero”
Per aprire progressivamente la strada all’obiettivo “rifiuti zero”, sono state ipotizzate varie iniziative. Il municipio metterà a disposizione delle stazioni permanenti di smistamento dei rifiuti, delle compostiere collettive, delle vermicompostiere individuali, un frigorifero condiviso per contrastare lo spreco alimentare. Ai ristoranti sarà invece chiesto di utilizzare posate e imballaggi riciclabili o riutilizzabili.
Dal canto loro, i gruppi di Zero Waste Paris organizzeranno dei workshop per insegnare ai cittadini come auto-riparare i propri elettrodomestici o come sostituire prodotti per la pulizia e cosmetici contenenti sostanze inquinanti.
Un’iniziativa lodevole quella in partenza a Rue de Paradis, che ha tutte le carte in regola per essere replicata altrove. Attendiamo i risultati, augurandoci che gli obiettivi prefissati siano non solo raggiunti ma anche superati.
