La moda sta svoltando. Sono sempre più le case che scelgono di abbandonare le pellicce, nel rispetto dei diritti degli animali. E Asos compie un passo ulteriore, accogliendo l’appello della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals).

Asos, la scelta animalista
Asos compie una fondamentale scelta animalista. Da gennaio 2019 non sarà più possibile acquistare sul sito prodotti con piume animali, abbigliamento in seta, mohair e cashmere e prodotti in madreperla, corno e angora, tutti derivanti dallo sfruttamento degli animali.
“Il gigante della moda globale Asos sta dimostrando che non importa quanto sia grande un’organizzazione, il rispetto per gli animali può essere al centro di un business di successo” si afferma sul sito dell’azienda, che spiega la scelta. Inoltre, è possibile trovare una guida per i consumatori, con schede informative per scegliere delle pellicce sintetiche.
Asos, che vende abbigliamento di oltre 850 aziende, è una delle case di moda maggiormente impegnata nella tutela degli animali. Nel 2012 ha vinto il premio Good Business Award RSPCA per l’innovazione, proprio per la “politica sul rispetto degli animali, per il programma di formazione per i dipendenti e per la nostra guida interna per agevolare gli acquirenti e i fornitori a capire i problemi di sfruttamento”.

L’appello della PETA
Asos ha così deciso di accogliere l’appello della PETA a non impiegare e vendere abbigliamento in mohair. Una battaglia dell’associazione animalista che, nel maggio 2018, ha mostrato lo sfruttamento delle capre d’angora allevate per la produzione del mohair, che ha portato oltre 125 aziende a eliminarlo dalla vendita.
La scelta di Asos è andata ancora avanti. Perché per realizzare abbigliamento in cashmere, seta e piume sono ancora tantissime le aziende che sfruttano gli animali.
E per il terzo anno, ha partecipato al PETA’s vegan fashion Awards per l’impegno animalista. “Eliminando tutti i prodotti angora dai suoi siti web e scaffali internazionali, l’azienda ha fatto la cosa giusta per animali e consumatori” ha affermato Mimi Bekhechi di PETA UK.
Perché l’unico animale da indossare è il proprio animale domestico, appoggiato sulle gambe per le coccole.
