I bambini crescono in fretta e capita spesso di acquistare una maglietta, un paio di scarpe o un pantalone coscienti del fatto che potranno indossarli per un periodo molto limitato di tempo. E così quel bel paio di scarpe nuove, dopo soli 2 mesi, non è più utilizzabile perché troppo piccolo e deve, quindi, essere sostituito. I genitori sanno bene che dovranno aggiornare costantemente l’armadio dei loro figli anche se quegli indumenti sono in ottimo stato.
È una consistente spesa economica? Dipende! C’è chi opta per acquistare dei capi totalmente nuovi, chi preferisce riutilizzare quelli regalati da sorelle e amici, oppure, c’è chi decide di affittarli e scambiarli grazie ai nuovi siti di riciclo. In linea generale, possiamo dire che per una famiglia acquistare di nuovi capi per bambini è una spesa economica rilevante che incide anche sull’ambiente e non poco. Per esempio, per produrre una semplice t-shirt si consumano quasi 3000 litri d’acqua. Inoltre, i capi ormai inutilizzabili vengono spesso gettati nella spazzatura, incrementando il numero di rifiuti da smaltire.

Ryan Yasin, un designer londinese, pare abbia trovato una soluzione a questo problema creando una linea di abbigliamento per bambini che si ispira alla tecnica degli origami giapponesi. La sua società Petit pli, che tradotto dal francese significa “piccola piega” produce dei capi sostenibili che crescono con il bambino che li indossa.

Sì, avete capito bene! Un pantalone, per esempio, può essere indossato indistintamente da un bimbo di 4 mesi o uno di 3 anni. Allo stesso tempo quel pantaloncino, se tenuto con cura, potrà essere indossato dallo stesso bambino dai primi mesi di vita sino a qualche anno dopo. Le collezioni di Petit pli rappresentano un nuovo modo di vedere la moda in un’ottica sostenibile, attenta alla riduzione dei sprechi.
Il progetto del designer Ryan Yasin ha vinto il Uk James Dyson Award come migliore idea innovativa dell’anno. Ma cerchiamo di capire meglio il suo ingegnoso progetto.
Petit pli, i capi sostenibili di Ryan Yasin
Ryan Yasin è un giovane designer di 24 anni con un background in ingegneria aeronautica che ha mixato i suoi studi sui materiali spaziali e la moda per creare qualcosa di differente. Ma come nasce l’idea di produrre qualcosa di così innovativo per i bambini? Un’esperienza di vita è stata l’input significativo.
Durante il suo periodo di studi in design al Royal College of Art di Londra, sua sorella aveva dato alla luce Viggo, suo nipote. Lei viveva in Danimarca e Ryan poté conoscere il suo nipotino solo dopo qualche mese. Quando incontrò Viggo, portò con sé numerosi regali tra i quali dei vestitini. Purtroppo però suo nipote era fisicamente più grande della sua età e nessuno dei capi che gli aveva regalato gli stava, poiché di qualche taglia in meno. Quella è stata la scintilla che gli ha fatto capire su cosa focalizzare il suo progetto di studi: creare dei capi sostenibili per bambini che potessero crescere con loro.

La struttura a pieghe che ricorda molto gli origami giapponesi permette al vestiario di essere molto flessibile e di espandersi e ritrarsi in varie direzioni permettendo così al bambino di poterlo utilizzare più a lungo. I pantaloni, le giacche e gli altri indumenti possono essere indossati da bimbi dai 4 ai 36 mesi, per un equivalente di 7 taglie diverse.

I capi sostenibili sono realizzati con materiali tecnici, impermeabili e a prova di vento, adatti al clima piovoso del Regno Unito. L’obiettivo principale della collezione di Ryan Yasin è diminuire gli sprechi e incoraggiare i bambini a esplorare il mondo attraverso un tipo di abbigliamento innovativo e alla moda allo stesso tempo. Gli indumenti possono essere trasportati con facilità e lavati in lavatrice a 30°.
Aspetti negativi e positivi dei capi-origami

Attraverso questo tipo di moda innovativa è possibile ridurre i rifiuti che ruotano intorno ai capi d’abbigliamento per i più piccoli. Ma questi indumenti sono adatti alla delicata pelle di un bimbo? Il loro giovane corpo può stare a così stretto contatto con dei materiali sintetici? Proprio sul sito di Petit pli possiamo trovare la risposta a questa domanda. L’ideatore di questo tipo di abbigliamento sottolinea che questi capi sono realizzati per proteggere i bambini da vento e pioggia e utilizzano i migliori materiali durevoli e traspirabili e però sempre consigliato porre tra la pelle del bambino e il capo sintetico degli indumenti naturali.
In ogni caso, un altro piccolo passo verso un tipo di moda sostenibile e innovativa è stato fatto, speriamo che ce ne siamo tanti altri, soprattutto nel mercato della moda per bambini in cui il peso degli sprechi è considerevole nonostante le numerose pratiche e siti di scambio e riuso.
