3000 chilometri di percorso, 12 mila di dislivello e 25 chilogrammi di bagaglio. Un viaggio in solitaria per inseguire il fascino della pedalata e lasciarsi tutti i pensieri alle spalle, almeno per un po’. È stata questa l’impresa avventurosa che ha portato Jovanotti ad attraversare i magnifici paesaggi della Nuova Zelanda in un’esperienza unica soltanto uomo, natura e bicicletta.
Il racconto di questo viaggio, venti giorni di pedalate tra gennaio e febbraio 2017, è diventato un video-documentario di circa un’ora intitolato “Vado a farmi un giro – Jova Zelanda”, disponibile sul canale web dell’artista, Jova Tv.
Ad occuparsi delle riprese e della colonna sonora è stato lo stesso Jovanotti, che ha filmato i momenti del suo viaggio con l’aiuto di una telecamera GoPro e ha accompagnato le immagini con la reinterpretazione di alcuni successi tra i più belli della musica internazionale, da “Gracias a la vida” a “What a Wonderful World”.
A realizzare il filmino è stato invece Michele Lugaresi, “Vento, sole, pioggia e panorami by God”, come precisano i simpatici titoli di coda del lavoro.
Sì, perché a dare valore aggiunto all’esperienza su due ruote di Jovanotti è proprio l’intenso rapporto che il cantante instaura con la natura e con le sue creature. Più volte l’artista si ferma a contemplare le bellezze del posto, come l’oceano e la foresta, spettacolari cornici per le sue pedalate. In questo contatto, il nostro ciclista per caso trova lo spirito giusto per guardarsi dentro e infiammarsi di creatività.
Alla scoperta del mondo che c’è fuori corrisponde un personale viaggio interiore, sempre a bordo di un mezzo semplice ed ecologico che ti permette di osservare le cose da un punto di vista inedito, chiedendoti fatica ma restituendo gioia e piacere.
Incontri, posti, persone, riflessioni, musica e qualche parentesi gustosa. Jovanotti si ferma a mangiare fili d’erba con le mucche e a salutare il sorgere del sole, a lanciare sassi nell’oceano e ad ammirare la felicità delle anatre. Attimi di spensieratezza e di comunione con il creato, intervallati da qualche sosta imprevista per riparare la bici, sua fedele e preziosa compagna di viaggio.
È proprio nel pedalare che Jovanotti trova il ritmo ideale per allontanarsi con il fisico e con la mente dalla frenesia quotidiana, per godersi lo spettacolo di una natura che lo ha sempre affascinato, e che continua a rispettare anche attraverso la sua professione.
In sella ad una bici si comprende al meglio la leggerezza e la semplicità del necessario, la necessità di liberarsi del superfluo per potersi arricchire di emozioni.
Per Jovanotti diventa l’occasione per aprirsi a nuove percezioni e sperimentare quell’introspezione che, a suo giudizio, soltanto il contatto con la natura può dare, rendendo allo stesso tempo gli spettatori partecipi della magia del viaggio e della bici.
Pedalare permette a tutti di potenziare i propri sensi e scoprire il nuovo, quel nuovo che in realtà è sempre stato lì, ma a cui non avevamo ancora prestato attenzione.
