
Dotato di una fine bellezza grazie ai suoi bouquet di fiorellini bianchi e profumatissimo durante la fioritura, il sambuco è una pianta un po’ dimenticata, a cui non facciamo molta attenzione durante le nostre passeggiate nella natura. Eppure si possono creare tante ricette gustose e ricavare rimedi naturali dai suoi fiori e frutti.

Si tratta di un arbusto molto diffuso nei boschi italiani e nelle zone collinari. In questo periodo i suoi frutti sono ancora verdi e acerbi, ma da agosto a metà settembre si potranno raccogliere per farne ottime marmellate e succhi!
Il nome richiamerà, per qualcuno, un famoso liquore a base di anice che, in effetti, contiene tra i suoi ingredienti anche un distillato aromatico di bacche di sambuco.
Riconoscibili in forma di piccole bacche nero-violette, i frutti sono sparsi su tutta la pianta in graziosi ombrelli, come succede già per i fiori, appese ad uno stelo rosso che guarda verso il basso: differenza fondamentale con le bacche dell’ebbio – pianta per certi versi simile – che invece mantengono gli ombrelli dritti verso l’alto e che, ricordiamo, sono tossiche!

Anche per poter gustare le bacche di sambuco bisogna ricordarsi che è necessaria la cottura e devono esser raccolte mature, quando in sostanza basterà esercitare una leggerissima pressione per staccarle, senza tirare! Resistete dunque alla tentazione di mangiarli appena colti!
Non bisogna neppure esagerare sulle quantità perché, se troppo generosi nel cibarvene, hanno proprietà lassative ed essendo “cugine” dell’ebbio mantengono un minimo di potenziale tossicità.
Eccovi un comune uso delle sue bacche per la colazione o la merenda.
Marmellata di bacche di sambuco
Il quantitativo di zucchero (meglio se di canna) rispetto al peso delle nostre bacche dovrà essere della metà. Ad esempio, per mezzo kg di bacche, aggiungeremo 250 gr di zucchero e mezzo limone.

Il procedimento è il medesimo per la gran parte delle marmellate. Controllate bene che le bacche siano tutte scure, eliminate eventualmente quelle rosse meno mature. Lavatele, eliminando eventuali insetti e impurità e poi cuocetele in una casseruola insieme a zucchero e limone (la scorza aiuterà a rendere più solido il composto) per mezzora circa, mescolando e controllando spesso.
Una volta ultimata la cottura, prova piattino e invaso in barattoli di vetro precedentemente sterilizzati!
Buona merenda a tutti!

brava hai intrapreso un’ottima strada prosegui con convinzione e tenacia
Grazie mille Conny! Ci conosciamo?:)