I Gas, Gruppi d’Acquisto Solidali, stanno cambiando e si stanno trasformando in nuovi modelli di economia alternativa, i Des, Distretti di economia solidale. Consumatori, produttori, associazioni, cooperative, consorzi, enti locali e scuole si uniscono per affrontare la crisi.
Sapete cosa sono i GAS? No, non si tratta di uno dei tre stati della materia, bensì dei Gruppi d’Acquisto Solidali che hanno cambiato, o almeno stanno provando a farlo, il modo di acquistare prodotti di qualità a prezzi accessibili. A dire il vero, però, si stanno trasformando, proprio come la materia: consumatori, produttori, associazioni, cooperative, consorzi, enti locali e scuole si stanno unendo in nuovi modelli di economia alternativa che si chiamano Des, Distretti di economia solidale.
La logica è quella del rischio condiviso: uno dei Des più grandi oggi è il Desbri (Des della Brianza), che raccoglie 12 soci economici (cooperative e consorzi con un fatturato aggregato che supera i 120 milioni di euro l’anno), 13 associazioni e 33 persone fisiche. In una vasta area messa a disposizione da un privato, il Desbri sta cercando di creare una realtà che prevede una sorta di comunità agricola sul modello della Csa (Community Supported Agricolture) e dove alcuni contadini lavoreranno con metodi biologici e sostenibili, supportati dai membri del distretto.
“Il fine – spiegano sul sito internet – è quello di arrivare alla costituzione di un Distretto di Economia Solidale nel territorio, ispirandosi al modello proposto da Euclides Mance in Brasile e nel rispetto dei principi della Carta dei Criteri delle Reti di Economia Solidale”.
L’economia solidale quindi si trasforma da privata a sociale e i distretti si stanno moltiplicando: tra questi si distingue lo Spiga & Madia, un percorso che supporta tutta la filiera dei pane, e Fotogas, che promuove l’impianto di pannelli fotovoltaici con il sostegno dei soci. Intanto si moltiplicano anche le collaborazioni con la ristorazione scolastica per aggiungere al menù delle mense i frutti del lavoro dei contadini locali.
In Italia i Des sono 32 e si riuniscono annualmente con i Res, le Reti di economia solidale nazionali, per far crescere questo nuovo modo di rispondere alla crisi che dilaga. Non vi resta che contattare un Des vicino a casa: qualcuno potete trovarlo qui!
AEres (Venezia)
Altro Tirreno (Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara)
Bio Rekk (Padova)
Cittadinanza Sostenibile (Bergamo)
DES ACAMES (Messina)
DES basso Garda(BS – MN)
DESTA (Taranto)
DES Tacum (Piacenza)
DEStati Imperia
DESTO (Torino)
Filiera Corta Solidale (Cremona)
Groane (Nord Milano)
L’isola che c’è (Como)
Quarei (Verona)
Val Brembana (Bergamo)
