Una vita ai limiti dello stress genera stati di malessere, spesso configurabili in manifestazioni di tensione e di preoccupazione. Si tratta di una condizione, definita ansia generalizzata, che può essere circoscritta a situazioni particolari ma la cui presenza può diventare costante, degenerando in patologia.
Una realtà che colpisce il 3,6% della popolazione mondiale, con punte molto più elevate nei paesi più industrializzati. Dalle indagini risulta che l’ansia si manifesta soprattutto oltre i 30 anni e che sono le donne a soffrirne di più.
Sebbene in alcuni casi ci siano dei tratti comuni, lo stato d’ansia differisce radicalmente dalla paura: quest’ultima infatti è scatenata da un evento esterno preciso, nascendo come una reazione istintiva e tesa a sollecitare una soluzione rapida a una situazione spiacevole; l’ansia invece è una sensazione interiore di pericolo, ma quest’ultimo non è identificabile nel contesto immediato.
L’ansia infatti porta a delle reazioni inconsulte e imprevedibili, sconfinando in situazioni deleterie anche sul piano sociale.
I sintomi caratteristici dell’ansia
Le sue manifestazioni più frequenti sono tante, tra cui la difficoltà a rilassarsi, a gestire situazioni complesse e prendere decisioni, oltre a vivere in uno stato di preoccupazione continua. Ogni tentativo, più o meno cosciente, di contenere e ridurre questo stato di preoccupazione, difficilmente va a buon fine; di conseguenza si vive in uno stato di tensione continua, con eccessi di irritabilità ingiustificati.
Uno stato di questo tipo, inoltre, riduce anche le performance lavorative, comportando mancanza di concentrazione e di autonomia decisionale e gestionale, con effetti spiacevoli anche dal punto di vista fisico.
Quali sono le cause più comuni?
Le cause possono essere diverse e non sempre evidenti o prevedibili. Prendono quasi sempre la forma della preoccupazione eccessiva, ma alle spalle possono esserci delle situazioni di stress lavorativo o tensioni in ambito familiare o privato. Esistono anche cause di tipo genetico, insieme a risposte cerebrali anomale, dovute a sollecitazioni inconsce. A questo proposito risulta molto importante anche l’educazione ricevuta durante l’infanzia: se non è stata in grado di insegnare ad affrontare con determinazione i piccoli incidenti quotidiani è più probabile che si vada incontro a questo tipo di problematiche.
Come contrastare e risolvere questo problema
Si può combattere l’ansia con l’aiuto di alcuni farmaci, da assumere rigorosamente su prescrizione del medico curante, ma meglio evitare di ricorrere subito a rimedi di questo tipo e tentare prima altre possibili soluzioni. Alcune piante inducono infatti alla calma e alla riflessione, come ad esempio la valeriana, la passiflora, il tiglio e il biancospino; nei casi di ansia temporanea risulta essere efficace anche un infuso di fiori di matricaria. Sia i farmaci che i rimedi naturali, però, contrastano esclusivamente gli effetti che questo problema ha sul corpo: la soluzione più efficace è mettere in pratica delle tecniche per eliminare la tua ansia una volta per tutte, passando attraverso una consulenza medica che metta a nudo le cause scatenanti. Così facendo, queste si potranno affrontare e risolvere con l’aiuto di uno psicoterapeuta, riuscendo a condurre di nuovo una vita libera da ansie e preoccupazioni eccessive.