Con il caldo che si è fatto strada lungo tutto lo stivale, portando con sé stanchezza e spossamento, c’è un posto dove possiamo recarci per riprendere fiato, per rinfrescarci e per meravigliarci: il bosco. Molti forse sottovalutano questo splendido luogo suggestivo, carico di mistero e di biodiversità, ma è sicuramente una delle migliori mete estive (e non solo) a cui puntare per staccare dalla routine cittadina e immergersi in una “dimensione parallela”, alla riscoperta della nostra natura. Basta anche solo un giorno, a volte subito fuori dal centro abitato, per entrare in un mondo fatto di alberi e piante dalle mille forme e colori, ricco di odori e suoni magici, un mondo abitato da animali selvatici che spesso non si vedono, ma che per i più attenti, lasciano chiari segni del loro passaggio.
Ed è proprio questo che vi spingo a fare, voi esploratori del bosco, ancora meglio se siete accompagnati dai bambini: la ricerca delle tracce! Basta poco ad allenare l’occhio e un sentiero che prima vi sembrava una semplice stradina anonima tra gli alberi, si trasformerà in un tesoro di indizi che vi farà scoprire quali animali vivono nel bosco in cui state passeggiando. Una delle cose più importanti che dovete imparare a riconoscere sono le cacche! Ebbene si, seppur non suscitino grande attrazione, le feci sono dei regali che gli animali ci lasciano per dirci che ci sono e che sono passati proprio da lì!
La prima differenza fondamentale da sapere è che i mammiferi erbivori consumano grandi quantità di cibo, quindi producono molti escrementi che solitamente sono a forma di palline, più o meno solide, in cui si possono riconoscere le fibre vegetali. Daini e cervi ad esempio producono escrementi molto simili, riconoscibili perché quelli di daino (1-1,5 cm di lunghezza), sono leggermente più piccoli di quelle del cervo (2 cm) e spesso capita di trovarle unite insieme.
Anche le lepri producono escrementi rotondi, a forma di palline, un po’ più grandi di quelle dei conigli (1,5-2 cm) e di colore più chiaro.
I mammiferi carnivori, invece, si nutrono di cibo più nutriente, mangiano meno degli erbivori e producono meno escrementi che di solito hanno forma allungata con un’estremità a punta e contengono i resti delle prede come penne e peli. Alcuni predatori, come la volpe e la faina usano gli escrementi anche per marcare il loro territorio e quindi li depositano su punti rialzati, ad esempio sulle rocce.
La cacca del cinghiale invece si presenta come un agglomerato che misurare dai 5 ai 10 cm in base alla stazza dell’animale e che cambia colore e forma per via del cibo ingerito.
Esistono molti siti web, forum e libri scientifici che ci possono aiutare nel riconoscimento degli escrementi animali. Sarà un gioco divertente e istruttivo diventare ricercatori di cacche, immersi nel meraviglioso ecosistema bosco, da fare con adulti e bambini. Un nuovo modo per imparare dalla natura, nella natura!
Perché non sviluppare un app per riconoscere le feci degli animali ?
Buongiorno, ieri a metà giornata un animale velvatico mi ha portato via l’anatra. Ho trovato una grande quantità di piume e due escrementi freschi al di sopra di esse. Ho la foto, potete aiutarmi?
Ciao Fabrizio. E’ scomparsa tutta l’anatra o parte di essa? Mi piacerebbe vedere la foto.
Dopo insistenti ricerche e osservazioni ho concluso che non è possibile indicare criteri specifici per riuscire a distinguere le fatte degli animali in maniera inequivocabile. Forma, consistenza e colore dipendono da cosa, quanto e quando un animale mangia. Le dimensioni a loro volta dipendono, se non altro, dalla taglia dell’esemplare in questione. La composizione della fatta, resti di vegetali o di animali, è la prima cosa da esaminare per fare supposizioni sull tipo di animale che l’ha lasciata.
come posso inviarvi foto escremento (presunto ) per sapere che animale e’