Non solo disoccupazione, terrorismo e immigrazione. A preoccupare gli italiani sono anche i temi ambientali, verso i quali gli abitanti del Bel Paese si mostrano sempre più attenti. Lo rivela una ricerca della Lorien Consulting, focalizzata sulla sensibilità ambientale, che è stata presentata a Roma, in occasione del terzo Forum Rifiuti, organizzato da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club, con la partnership del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati.
Nella lista delle minacce ambientali più significative emergono in ordine: inquinamento atmosferico (44%), inquinamento industriale di acque, terreni e aria (34%), cambiamenti climatici (30%) e trattamento inefficiente dei rifiuti (28%).
Come vanno affrontate queste emergenze, secondo gli intervistati?
Dallo studio è innanzitutto scaturito un orientamento verso un modello di economia circolare, in cui i prodotti siano realizzati con materiali riciclati e in base a un sistema che non preveda scarti. Ben il 92% sostiene che un prototipo di questo genere costituirebbe un vantaggio economico per la Nazione.
Gli italiani hanno, inoltre, mostrato attenzione nei confronti delle metodologie da attuare per il contrasto dei danni ambientali. Il 35% afferma che, per risolvere queste problematiche, siano necessari investimenti strutturali come la messa in sicurezza del territorio e la riconversione energetica verso le fonti rinnovabili.
Un dato molto positivo è la crescita di responsabilità da parte dei cittadini. Più della metà delle persone coinvolte, oltre a informarsi su temi ambientali, si sente chiamata a dare il proprio contributo per salvaguardare l’ambiente, attraverso uno stile di vita che sia più sostenibile, a partire dalla gestione dei rifiuti. Il 93% degli italiani dichiara, a tale proposito, di fare la raccolta differenziata e, tra questi, il 59% la effettua non per obbligo o per convenienza, ma perché la ritiene un’azione importante.
Sempre più impegno e consapevolezza, quindi, da parte dei cittadini. Un quadro che fa sperare in tempi in cui la sostenibilità diventi protagonista. È, infatti, impensabile ipotizzare un vero futuro, senza rispetto per l’ambiente.