Venghino signori venghino. Luciano Strasio, 33 anni di Torino, falegname e marionettista con un’altra grande passione, quella per la bicicletta. Dal 2012 percorre l’Italia con il suo mezzo speciale portando nelle piazze per la gioia di grandi e piccini il “Circo Luce”, spettacoli di teatro delle marionette.
Una bici-teatro, non sapremmo come altro definirla, un mezzo insolito a due ruote interamente autocostruito con materiale di recupero, comprese marionette e scenografie. Come potete vedere dalle immagini, se non avete ancora avuto la fortuna di incontrarla, è una bicicletta da carico perchè porta con sé tutto l’occorrente per fare spettacolo.
Il tour 2015 è partito il 22 giugno dalle Officine Creative presso l’Hub Cecchi Point di Torino, dove Luciano lavora. Attualmente il circo sta percorrendo la costa adriatica e si concluderà sullo Ionio. A questo indirizzo il programma degli spettacoli per vedere se il Circo Luce farà tappa dalle vostre parti.
Tra uno spettacolo e l’altro siamo riusciti a fare 4 chiacchiere con Luciano, che si è dimostrato molto disponibile a rispondere alle nostre curiosità.
Raccontaci di te Luciano e della tua bicicletta
Sono un falegname e marionettista che dedica il suo tempo libero, i risparmi e le vacanze a portare in giro il Circo Luce.
Il mio mezzo di lavoro è lungo 3metri, largo 1,30 metri, è alto 1,60, pesa 95 chilogrammi. In fase di progettazione mi sono attenuto ai limiti di legge. Ci tengo a precisare che si tratta di una bici sostenibile, a impatto zero per l’ambiente. È ecologica perchè è stata costruita interamente con materiale di recupero e a livello energetico è totalmente autosufficiente, in quanto dotata di un pannello solare che attiva la pedalata assistita e l’intero l’impianto elettrico e di amplificazione.
Quanto vai veloce e quanti km percorri al giorno?
Sto viaggiando a una media di 17 km all’ora. Il motore stacca a 24 km orari. Fino adesso ho percorso 1300 km, ovvero 100 al giorno.
Come reagiscono gli automobilisti alla vista di questo mezzo così insolito sulle strade?
Sono tutti molto divertiti. I camionisti mi salutano e tutti stanno molto attenti a superarmi lasciando una certa distanza. Noto molta più sensibilità in strada rispetto agli anni passati.
Quanto è costato il progetto?
Il progetto mi è costato intorno ai 2400 euro e per metà è stato finanziato attraverso la campagna di crowdfunding.
Parlaci dei tuoi spettacoli
Gli spettacoli sono due: Giuanin d’la vigna e Castagno taccagno. Durano 5 mintui l’uno con 3 minuti di pausa tra uno e l’altro e vengono ripetuti per un totale di 3 ore la sera.
Le tue marionette sembrano molto “piemontesi”. Ti capiscono tutti?
Si, non ho mai avuto di questi problemi. Il teatro di figura ha il vantaggio che facendo vedere quello che uno racconta agevola la compresnione. Anche all’estero, l’anno scorso ho portato il teatro in Corsica, non ho avuto alcun problema.
Come sta andando la tournée?
Quest’anno sono particolarmente sopreso dalla grande partecipazione, soprattutto dall’apprezzamento dei ragazzi adolescenti, un pubblico apparentemente difficile da conquistare ma qui al Sud sta risultando il più bello e anche il più generoso. Sono capaci di lasciare nel cappello banconote da 5 euro, che credo rappresentino grossa parte del budget che le famiglie mettono loro a disposizione. I miei spettacoli sono pensati per i bambini. Sapevo di aver successo sicuro con loro. Inoltre sto incontrando persone molto ospitali. Fino ad ora e grazie al passaparola ho dormito solo 3 notti in campeggio. L’altra sera in Salento un signore mi ha lasciato le chiavi di una casa a Leuca che affitta ai turisti.
Questa è la prova di ciò di cui sono fermamente convinto e cioè che la bici è un mezzo fantastico che muove non semplicemente le persone portandole da una parte all’altra. Penso che la bicicletta muova e attivi cose profonde e speciali.
Si sono presentate difficoltà sul tuo cammino?
Al terzo giorno di viaggio mi si è rotta la bicicletta. Nel disperato tentativo di aggiustarla la carrozzeria a cui mi sono rivolto ha fermato la produzione per aiutarmi. Quindi anche gli avvenimenti negativi portano sempre alla positivà. Le persone che incontro mi aiutano e sono solidali con me, ma soprattutto con il progetto che porto avanti.
Qual è il motivo principale per cui hai intrapreso questo viaggio? Penso che anche i lettori si chiedano perché lo fai?
Il motivo per cui porto in giro il Circo Luce sono le persone che conosco lungo le strade e durante i miei spettacoli. Di luoghi non ne conosco tanti. È il destino degli artisti di strada. Non visito i posti in cui mi sono fermato perché non ne ho tempo e non ho fatto nemmeno un bagno in mare. Di contro però incontro tante persone e mi immergo seppur per poco nella loro cultura. Mi sto rendendo conto che l’Italia è composta da tante culture molto diverse tra loro. Tutta questa diversità mi piace moltissimo.
Il 6 settembre finirà il #bicitour del Circo Luce e farà rientro a Torino. Sui social potete seguire come se la sta cavando Luciano che ci lascia con un messaggio che racchiude l’essenza della sua iniziativa: “Se io viaggio con questa bicicletta per andare al lavoro vuol dire che lo possono fare proprio tutti, per lo più per chi vive in città”.
Un tour che ha dello straordinario, un ragazzo di altri tempi che porta in giro per il mondo l’idea che con una bicicletta si può fare tutto, anche cose molto semplici come scegliere di utilizzare le due ruote per gli spostamenti quotidiani e recarsi a lavoro, ad esempio. Il Circo Luce ha bisogno di sostegno sia per quanto riguarda l’affluenza di pubblico, la visibilità e il denaro. La campagna di crowdfunding si è conclusa da poco, ma presto ne verrà lanciata un’altra. Sosteniamo questo tipo di circo al netto degli animali, uno dei pochi che ci piace e che merita di essere visto dai bambini.
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