È online Greenfunding, la prima piattaforma italiana di crowdfunding, vale a dire di finanziamento collettivo dal basso o, se preferite, di finanziamento della gente comune.
Ispirandosi alla realtà inglese, dove il crowdfunding è molto diffuso, Andrea Gandiglio, presidente dell’associazione Greencommerce (società che si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’economia verde e della sostenibilità ambientale), in collaborazione con Carlo Boccazzi Varotto, ha deciso di lanciare Greenfunding sul mercato della green economy italiana.
Green is the new black: Greeneria, un progetto di green economy totale
In un periodo di crisi e di difficoltà nel trovare finanziamenti, la piattaforma Greenfunding nasce per dare slancio a un settore con enormi possibilità di crescita.
Andrea Gandiglio ci spiega che “Greenfunding nasce come uno strumento integrativo – e non alternativo – di altre forme di credito convenzionali. Vorremmo che la nostra piattaforma potesse diventare il punto di partenza per ogni buon progetto con valenza di sostenibilità ambientale e che poi i più strutturati e promettenti avessero la possibilità di proseguire il proprio percorso attraverso il credito bancario, oppure l’equity crowdfunding o grazie all’intervento di investitori privati. Per questo stiamo prendendo contatti con altri soggetti pubblici e privati, per estendere la rete di opportunità che mettiamo a disposizione dei nostri utenti” .
Greenfunding, quindi, è in primo luogo uno strumento di raccolta fondi per cittadini, imprese, enti e associazioni che hanno in testa un buon progetto di sostenibilità ambientale da far conoscere, ma non hanno i soldi per realizzarlo e, successivamente, come strumento di comunicazione, diffusione e gestione del progetto attraverso il network Greengooo! New Media Production.
Ma perché una persona comune deve fare una donazione? Semplice per fare del bene prima di tutto a se stessi, poi alla collettività, all’ambiente e per creare un futuro migliore.
Ma come funziona la piattaforma greenfunding? Per prima cosa, chi decide di iscriversi deve creare un account. In questo modo può presentare e raccontare il progetto per cui cerca fondi. Gli ambiti d’interesse possono essere i più svariati: dall’agricoltura all’edilizia, dalla cultura all’editoria, lo sport, il cibo, il design e il turismo, purché green. In seguito vanno definite le modalità della campagna, vale a dire i tempi (da sette a duecentosettanta giorni, a seconda degli obiettivi da raggiungere), il budget e il tipo di campagna scelto. I progetti si distingueranno fra progetti “Donation”, che non prevedono alcuna ricompensa, ma chi lo fa avrà il piacere morale di aver dato un aiuto, e progetti “Reward”, che prevedono di ripagare il sostegno ricevuto con un bene o un servizio, nel caso la campagna vada a buon fine e il progetto possa essere messo in pratica.
Definiti tutti i parametri, il progetto va inviato all’organizzazione per il controllo e la pubblicazione della campagna. Una volta ricevuta l’approvazione, sarà pubblicato sul sito. A questo punto diventerà fondamentale farsi conoscere sui social e fra gli amici, in modo da raggiungere l’obiettivo e incassare il finanziamento.
Per avere tutte le informazioni dettagliate visitate le pagine social Facebook e Twitter.
Per ora i progetti che hanno aderito all’iniziativa e che possono essere finanziati sono quattro. Il primo è il progetto DalPO, che intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulle enormi potenzialità di greeneconomy del fiume Po. Il secondo è IMAGE – Incontri sul Management della Green Economy, che racconta la medicina ambientale, in particolare le forme di prevenzione e cura non convenzionali come l’omeopatia e la naturopatia. Il terzo è il progetto B.R.A. (Braccia Restituite all’Agricoltura), che vuole creare orti urbani collettivi. Infine, Bike Pride pedala con Casa Oz per sostenere la creazione di un laboratorio di riuso e riciclo della bicicletta all’interno di CasaOz.
Insomma, progetti molto diversi fra di loro, ma con in comune la convinzione di poter migliorare il vivere comune. Ovviamente questo è solo l’inizio; greenfunding è pronto ad essere la vetrina di molti altri progetti. Cosa aspettate ad inviare il vostro?