Secondo il Rapporto 2014 Waste Watcher il 63/% degli italiani vorrebbero un Paese attento agli sprechi e in generale rispettoso dell’ambiente prima ancora di un’Italia equa, solidale, tollerante, sicura
C’è una soluzione a tutto, anche al frigo troppo pieno. Non è una battuta e nemmeno un invito ad abbuffarsi, bensì a condividere il contenuto del nostro frigorifero nel caso un imprevisto ci impedisca di consumarlo. Non è una novità: sono già tante le iniziative a questo proposito. La crisi, forse, ci ha aiutati a mettere buon senso. Lo spreco di cibo è il tema principale dell’edizione 2014 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Ma vediamo cosa sta accadendo nel nostro Paese.
Frigoriferi condivisi: un’idea per evitare lo spreco di cibo e aiutare le persone in difficoltà
Quasi tutti i supermercati hanno infatti dedicato alcuni spazi ai prodotti che stanno per scadere, frutta e verdura con piccoli difetti e ammaccature, latte o yogurt, e che sono scontati mediamente del 40% rispetto al prezzo di partenza. Per i consumatori quindi non mancano le iniziative.
Per i Torinesi, ci sono due utili modi per non sprecare i prodotti acquistati. Il primo è Nextdoorhelp, una piattaforma creata in collaborazione con Slow Food non solo per condividere cibo, ma anche altri oggetti che non si usano più. L’altro invece si chiama Last Minute sotto casa, una piattaforma che punta su velocità e semplicità dell’offerta: i negozianti possono attivare offerte fast (anche solo di poche ore) e i consumatori possono ricevere sullo smartphone tutte le promozioni attive sotto casa o sotto l’ufficio. Dopo sei mesi di attività, il progetto ha registrato grande successo e ha già raggiunto 5500 iscritti.
Un sito utile per tutti è invece scambiacibo.it: sul portale è possibile barattare i cibi che stanno per scadere con le persone della stessa città. Il procedimento è semplice: basta scattare una foto, condividerla e incontrarsi dov’è più comodo. Il sistema, nato a Bologna e sponsorizzato da Coop Adriatica, sta avendo successo e probabilmente presto si estenderà anche a Sondrio, Pistoia e Firenze.
Stesso meccanismo, ma a livello nazionale, anche per iFood Share, un sistema che permette non solo a utenti privati, ma anche a rivenditori e produttori di offrire gratuitamente prodotti alimentari in eccedenza.
In realtà, numerose sono le iniziative, anche istituzionali, per lottare contro lo spreco di cibo. In questa direzione va l’edizione 2014 della campagna europea di sensibilizzazione Un anno contro lo spreco che Last Minute Market promuove dal 2010. Peculiarità del progetto è il rapporto con i giovani e il ruolo centrale dato all’educazione e alla scuola nel programma di iniziative. Tra queste, anche la presentazione della campagna vincitrice del Premio Socially Correct 2014, organizzato dalla nota agenzia pubblicitaria Saatchi&Saatchi, e la coproduzione di un clip musicale con i bambini del Coro dell’Antoniano di Bologna. La clip sarà presentata nella primavera 2015 come auspicio per l’Expo e sarà anche sigla degli eventi della campagna per il 2015.
In ogni caso i dati sono incoraggianti. Non sprecare sembra essere il nuovo obiettivo degli Italiani, alla luce del Rapporto 2014 Waste Watcher, presentato da Last Minute Market: il 63% degli intervistati vorrebbe un’Italia attenta agli sprechi, prima ancora di un’Italia equa (39%), solidale (22%), tollerante (12%), sicura (42%), e in generale rispettosa dell’ambiente (47%). Non solo: l’81% degli Italiani verifica se il cibo scaduto è ancora buono prima di buttarlo e il 76% vorrebbe portare a casa il cibo avanzato al ristorante. In realtà, il 30% degli intervistati lo fa mentre la restante parte delle persone è troppo timido per chiederli. Il cibo, secondo gli Italiani (60%), è il comparto su cui maggiormente si concentra la piaga dello spreco: coerentemente, in un’ottica di riduzione dello spreco, ma anche di svolta culturale sulle tematiche ambientali connesse, gli Italiani chiedono provvedimenti e informazioni diffuse sul tema spreco. Finalmente la rotta sta cambiando!