Perduti nel paesaggio, Il MART di Rovereto lancia una call to action alle community e ai gruppi sensibili al tema del riuso e del recupero di edifici e luoghi abbandonati: scattare foto e condividerle per testimoniare l’Italia che cambia.
Un museo che coinvolge le persone, le esorta a compiere azioni concrete e le rende poi partecipi di un progetto, può definirsi davvero contemporaneo. Perché se “tutta l’arte è stata contemporanea” oggi si parla un linguaggio in cui “social sharing” e “hashtag” sono i più celebri e usati neologismi.
L’idea parte dal MART di Rovereto. La mostra in corso dal titolo “Perduti nel paesaggio”a cura di Gerardo Mosquera presenta più di 60 artisti provenienti da tutto il mondo, molti dei quali mai presentati in Italia. Il tema del paesaggio, sia per quanto riguarda la percezione di un luogo da parte di un soggetto, sia per quanto concerne la sua rappresentazione, viene così affrontato dagli artisti che indagano la propensione dell’uomo ad appropriarsi di un ambiente, a viverlo a costruirlo e infine a narrarlo. Il legame che si crea tra ambiente e abitante diventa così strettissimo.
Partendo proprio da qui, il museo chiama a sé tutte le community e i gruppi sensibili al tema del riuso e del recupero di edifici e luoghi abbandonati e chiede loro di entrare a far parte di un grande gesto artistico collettivo.
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Partecipare è semplice, basta fotografare questi luoghi resi accessibili, valorizzati e salvati dall’oblio da associazioni, cittadini, gruppi, collettivi e usare l’hashtag #perdutinelpaesaggio citando @mart_museum su Twitter e @martmuseum su Instagram fino al 31 agosto. Il Mart selezionerà alcune delle foto condivise e poi creerà un e-book scaricabile gratuitamente e sfogliabile dal sito del museo e dal sito Re.Al Service.
Obiettivo finale: delineare un’ Italia che cambia e rendere accessibili a tutti, tramite la condivisione delle immagini, i posti in cui qualcuno è riuscito a stringere nuovamente un legame affettivo con il paesaggio, rendendo prezioso un angolo di Paese dimenticato. Per fonderci con l’ambiente e sentirsi #perdutinelpaesaggio.
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